Fanfiction Italia Il forum dedicato alle Fanfiction di Dawson's creek alla passione per la scrittura!

Episodio 1.07 "Possibilità" - scritto da Greta e Giovanna

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Giovanna(lillina)
    Post: 5.825
    Registrato il: 28/05/2004
    Utente Master
    00 07/10/2008 20:19
    SCENA 1:

    MUSICA: I LOVE NEW YORK DI MADONNA

    Siamo all’interno della rivista Style. Il sole è appena sorto e l’edificio è praticamente deserto. Amanda entra nell’ufficio, prende una tazza di caffè e va a sedersi alla sua scrivania. La ragazza appoggia la tazza accanto allo schermo e poi accende il computer. Poi vediamo Amanda aprire la valigetta e tirare fuori le foto del servizio fotografico per visionarle un’altra volta e per verificare che tutto sia apposto dato che poi saranno da far visionare a Iris prima di mandarle in stampa. Vediamo Amanda che fa scorrere le foto soddisfatta del lavoro e si sofferma su una scattata alla sua amica Sara e sorride mentre prende la tazza e beve un sorso di caffè. Nel frattempo Nancy arriva in ufficio di corsa. Toglie il cappotto corre alla scrivania e accende il computer accorgendosi della presenza di Amanda. Nancy scuote la testa sorridendo e la raggiunge.

    NANCY: [ sorridendo] un giorno dovrai svelarmi il tuo segreto....

    AMANDA: Segreto?

    NANCY: Ma sì, arrivi in ufficio all’alba tutti i giorni e spesso sei la penultima, dopo il grande capo, ad andartene eppure sei sempre sorridente.

    AMANDA: [ appoggiando la tazza del caffè] Nessun segreto mia cara. Solo l’amore per quello che fai. Ma poi [ sorridendo] senti da che pulpito la predica. Sbaglio o non sono ancora le sette e mezzo? Io forse sarò la prima ad arrivare ma tu sei sempre la seconda.

    NANCY: Ma io sono la receptionist! Devo arrivare prima degli altri per sistemare l’entrata della rivista. E poi signorina non cercare di spostare l’attenzione su di me. Non funziona. Dai va, accompagnami alla macchina del caffè, ne ho bisogno.

    AMANDA: Eh ma io l’ho già preso.

    NANCY: E allora? Fai compagnia ad un’amica… alzati tesoro!

    Amanda sorride e si alza seguendo Nancy alla macchinetta del caffè

    AMANDA: Certo che è strano che Iris non sia ancora qui.

    NANCY: [bevendo un sorso di caffè] perché non ti ha avvisata? Iris oggi non viene.

    AMANDA: [ allargando gli occhi] Cosa?!

    NANCY: Già. Mai avrei pensato di vivere così a lungo da vedere il capo a casa un giorno!

    AMANDA: [ancora incredula] Ma tu come fai a saperlo? Insomma ne sei sicura?

    NANCY: Certo! Mi ha chiamata ieri sera dicendomi che si sarebbe presa un giorno di ferie.

    AMANDA: [ sorpresa e un po’ dispiaciuta perché solitamente Iris chiamava lei] ti ha chiamato?

    NANCY: Oh ma che hai?! Mi sembri dispiaciuta che per un giorno possiamo lavorare con serenità… insomma senza nessuno che arrivi alle tue spalle e ti urli che non hai fatto questo, che devi fare quest’altro..

    AMANDA: Sì certo che sono contenta. E’ solo che è strano perché dovevamo lavorare insieme al servizio fotografico.

    NANCY: Ma lo farete domani dai. [ andando verso la scrivania] certo che sei strana forte. Dispiaciuta perché il capo non c’è

    AMANDA: [ sorridendo] veramente sono dispiaciuta di non vedere la mia amica Nancy saltare dalla sedia ogni qual volta Iris la chiama in ufficio.

    NANCY: Spiritosa… davvero spiritosa!

    Nancy va alla sua scrivania e Amanda fa lo stesso, con lo sguardo preoccupato, mentre la scena sfuma al nero



    SCENA 2:

    Siamo a casa Admas. Joshua e Rick sono seduti al tavolo con davanti il latte e i cereali e stanno facendo colazione.

    RICK: … e così poi l’ho invitata a ballare e siamo stati benissimo.

    JOSHUA: [ malizioso] e ci credo, anche perché qualcuno l’altra notte non è rientrato per niente

    RICK: [ arrossendo] E dai zio.

    JOSHUA: [ portando la tazza nel lavandino] ok, ok hai ragione. Comunque sono davvero contento per te Rick. Insomma sei felice e poi sei sempre di buon umore. Rose ha un bellissimo effetto su di te ed io credo proprio che l’amore abbia bussato alla tua porta.

    RICK: Eh già. Ed è una cosa meravigliosa.

    JOSHUA: Anche perché da quel che mi hai raccontato, la tua ragazza è nella tua stessa situazione.

    RICK: Sì, è vero… o almeno spero. Ma tu invece che mi racconti? Come è stato il week-end?

    JOSHUA: Ah benone! Mi sono messo nei panni del buon samaritano.

    RICK: [ aggrottando le sopraciglia] del chi? Oddio non mi dire che vuoi farti frate!

    JOSHUA: [ ridendo] sei proprio cretino. Volevo dire che venerdì sera sono andato da Amanda e abbiamo cenato insieme permettendole così di staccare dal suo lavoro.

    RICK:[ malizioso] Oddio chissà che fatica ti è costata fare questa buona azione! [ Joshua gli da un scappellotto amichevole dietro la testa] Comunque non me la racconti giusta. Secondo me è un po’ che pensi di farle questa improvvisata e venerdì hai solo trovato il momento per farlo... [ alzandosi] e qui mi porta alla prossima domanda: ma quanto ti piace Amanda?

    JOSHUA: [ appoggiandosi alla stipite della porta] Ok, va bene hai vinto. Amanda mi piace un sacco. E’ bella, simpatica, e a modo suo ironica e poi è intelligente

    RICK: [ scettico] Ti piace solo?!

    JOSHUA: La vuoi smettere di prendermi in giro! Ad ogni modo non mi va di affrettare i tempi. Io non so ancora se sono pronto per avere una storia “ seria” o anche solo se ne ho il tempo dato il lavoro e tutto il resto. Quindi non voglio assolutamente rischiare di rovinare la bellissima amicizia che si sta creando tra noi.

    RICK: [ avvicinandosi e mettendogli una mano sulla spalla] dai retta a me, l’amore non si può programmare, non sei tu a decidere e ti travolge proprio quando non te lo aspetti, hai presente quello che è successo a me?

    JOSHUA: Sì ma io non ho 20 anni!

    RICK: Che significa? Guarda che si può amare anche a 20 anni. E comunque [ passandogli accanto] se stai sempre a pensare alle conseguenze di ogni cosa o anche se solo ascolti i “se” e i “ ma” beh rischierai sempre di gettare al vento la felicità che ti si presenta davanti.

    Rick si dirige in bagno, mentre Joshua va in camera da letto a cambiarsi

    JOSHUA: [ sulla porta] Rick!

    RICK: Sì

    JOSHUA: Non ti facevo così saggio!

    I due scoppiano a ridere e la scena sfuma al nero



    SCENA 3:

    Siamo a casa Bennett. Suona una sveglia e vediamo una testa bionda sbucare da sotto le coperte e spegnerla. Poi lentamente dalle coperte esce Sara che come un zombie scende le scale e va in cucina dove trova Rose già a tavola con una bella tazza di caffè davanti e una brioches.

    SARA: [ baciandole la testa] Buongiorno sorellina!

    ROSE: Buongiorno a te. Il caffè è già pronto.

    SARA: [ versandosi il caffè ] grazie.

    Sara si siede al tavolo e dopo aver afferrato una brioches guarda Rose sorridendo

    ROSE: Che c’è? Ho la bocca sporca?

    SARA: [ sorniona] No, tutto bene. Ma tu non mi hai ancora raccontato niente della tua serata con Rick...

    ROSE: [ con gli occhi che le luccicano] Sorellona non esistono aggettivi per descriverla. Hai presente una principessa? Rick mi ci ha fatto sentire pienamente. E’ un ragazzo fantastico. Mi ha portato al “Gramercy Tavern” hai presente?

    SARA: [ allargando gli occhi] quello sulla Ventesima strada?

    ROSE: Si proprio quello. Ha organizzato una cenetta a lume di candela in una saletta privata. E poi mi ha invitata a ballare un lento.

    SARA: [ fischiando] waooo che romanticone! Però non mi hai raccontato tutto vero? Voglio dire non sei tornata a casa.

    ROSE: [ diventato rossa] Sì è vero. Ho solo sentito che era il momento giusto.

    SARA: Vuoi dire che tu e Rick… [ Rose acconsente] e tutto bene? Stai bene?

    ROSE: [ sorridendo contenta della preoccupazione della sorella] Si tutto bene. Rick è stato fantastico e io non potevo sognare di meglio per la mia prima volta.

    SARA: [ abbracciandola] La mia sorellina sta crescendo. Sono davvero contenta per te.

    ROSE: Davvero sei contenta? Perché dalla tua voce non sembra.

    SARA: [ sedendosi accanto a lei] Ma certo che sono felice per te, ma sono anche un po’ preoccupata.

    ROSE: E di cosa? Guarda che siamo stati attenti.

    SARA: [ sorridendo] No, non è per quello. E’ solo che avete fatto un passo importante. Non è che forse avete accelerato troppo i tempi?

    ROSE: [ interdetta] Che cosa? Noooo. Io non credo. Era una cosa che sentivamo entrambi di fare ed è successo. Probabilmente i tempi erano maturi.

    SARA: Ti prego non fraintendermi. E’ solo che ho notato che questa storia ti sta coinvolgendo tantissimo. E io non voglio che tu soffra.

    ROSE: [ sorridendo dolce] adoro quando fai la sorella protettiva, ma credimi. Io sono felice così. Rick è una delle cose migliori che mi siano capitate nella mia breve vita e non voglio sprecare nemmeno un attimo. Se dovessi pensare ad ogni conseguenza che le mie azioni portano, rischierei di sprecare tutte le possibilità che mi vengono offerte. [ guardando la sorella negli occhi] Sara sono innamorata ok? Innamorata persa direi.

    SARA: Hai ragione. [ sorridendo] E’ solo che io con Justin ho preso davvero una brutta botta e ora vedo tutto nero, ma spero tanto che a te vada sempre tutto bene, perché te lo meriti.

    Rose si alza e abbraccia la sorella, mentre la scena sfuma al nero.



    SCENA 4:

    Musica: Everything I do di Bryan Adam

    Siamo all'interno dell'Ufficio di Iris. Amanda entra e si ferma in mezzo alla stanza. Si guarda intorno e poi decisa tira fuori il cellulare e fa scorrere la rubrica fino al numero di Iris. La chiama, ma il telefono è spento così Amanda con convinzione va alla scrivania, prende la rubrica personale del suo capo e compone il numero di casa, prendendo un bel respiro per farsi coraggio.

    IRIS: [ secondo squillo] Pronto? [sentiamo solo la sua voce ma non la vediamo]

    AMANDA: [ balbettando] Iris, ciao sono… si sono

    IRIS: Amanda

    AMANDA: si appunto sono io. Scusa lo so che questo è il numero che dovremmo usare solo in caso di emergenza, ma io penso che ora ci sia un emergenza.

    IRIS: [ sospirando] e quale sarebbe questa emergenza?

    AMANDA: Beh vedi… mi chiedevo [prendendo un bel respiro] come stai?

    IRIS: [ dura] e questa sarebbe l’emergenza? Amanda ho risposto al telefono e quindi hai sentito la mia voce. Questo dovrebbe far arrivare alla tua testolina che non sono morta.

    AMANDA: Sì certo, ma sai non capita tutti i giorni che tu ti assenti per un giorno intero… anzi a dirti la verità non è mai capitato da quando lavoro qui e quindi ero preoccupata, ecco.

    IRIS: Sono contenta che ti preoccupi per me, ma ti ripeto che sto bene.

    AMANDA: Posso fare qualcosa per te?

    IRIS: Amanda ma che devi fare eh? Senti io sono il capo e posso decidere di prendermi un giorno di ferie senza dover dare spiegazioni a nessuno… o almeno questo dovrebbe essere il vantaggio.

    AMANDA: Sì hai ragione, ma per le foto? Oggi avevamo detto che davamo un’occhiata al servizio fotografico insieme

    IRIS: Già è vero. Senti mandale tramite il mio autista fra mezz’ora. Gli darò un’occhiata e poi ti farò sapere ok?

    Iris riattacca mentre Amanda resta immobile con il telefono in mano e la scena sfuma al nero



    SCENA 5:

    Siamo all'interno dello Studio legale. Joshua è nella sua stanza e sta scrivendo un atto al computer. Finalmente dopo giorni passati in tribunale tra un udienza e l’altra, ha la possibilità di sistemare alcune scartoffie lasciate indietro e magari poi studiare un po’ . Joshua però scrive qualcosa e si gira, guardando fuori dalla finestra pensieroso. Dopo qualche minuto il ragazzo prende il cellulare e fa scorrere la rubrica fino al numero di Amanda, sta per premere il pulsante quando il suo collega entra in ufficio sorridendo.

    COLLEGA: Allora Adams come procede la stesura dell’atto?

    JOSHUA: [ rimettendo il cellulare in tasca]sono a buon punto. Stavo giusto pensando di prendermi una pausa prima di concluderla e poi portartela a leggere.

    COLLEGA: benissimo. Ma hai sentito la novità?

    JOSHUA: [ aggrottando le sopracciglia] Novità? No.

    COLLEGA: [ sedendosi e appoggiandosi alla scrivania con i gomiti come per avvicinarsi a Joshua] Girano voci che i nostri soci vogliano aprire una grossissima filiale a Parigi e che ora stiano valutando chi mandare di noi lì per un po’ ad organizzare il tutto. Ma ti rendi conto? A Parigi!

    JOSHUA: Eh mi rendo conto sì. Una grande passo nella carriera e una bellissima esperienza. [ sorridendo] Lo sapevo io che quando ho scelto questo studio, non ho sbagliato.

    COLLEGA: Puoi dirlo forte. Io spero tanto di essere scelto anche se so che sarà difficile. Ma anche se non ci riuscissi sono contento lo stesso perché tutta questa espansione sta ad indicare soltanto una cosa… [ scandendo le lettere] che questo è lo studio migliore di New York!

    JOSHUA: Sì, ma una curiosità come fai a sapere tutto questo? Io non ho sentito niente

    COLLEGA: [ appoggiandosi alla schienale della sedia] beh amico tu non frequenti le persone giuste… [ sorridendo sornione]...diciamo che ho avuto una soffiata da qualcuno molto vicino ai “ grandi capi”. Comunque non ti preoccupare perché probabilmente tra poco ci metteranno tutti al corrente.

    JOSHUA: Sei sempre il solito. Amicizie giuste, eh? Diciamo che ti sei fatto molto intimo con qualcuno che sta all’entrata dell’ufficio dei boss.

    COLLEGA: Shhhh non dirlo ad alta voce! [ alzandosi] Beh, ora meglio che vada a lavorare altrimenti è meglio che mi dimentichi subito Parigi.

    Il collega se ne va e Joshua sorride mentre torna a guardare il pc e la scena sfuma al nero.



    SCENA 6:

    Musica: Viva la vida dei Coldplay

    Siamo alla Galleria d’arte. Sara prende da un cassetto un foglio e si avvia verso lo scatole dei quadri appena arrivato per fare l’inventario, mentre un cliente esce dalla galleria con un quadro sottobraccio. Sara estrae un quadro e lo appoggia sul tavolo esaminandolo, mentre vediamo entrare Jason che la guarda sorridendo.

    JASON: L’occhio del fotografo non mi ha tradito nemmeno stavolta! [ avvicinandosi] Sei proprio una bellissima donna d’affari

    SARA :[ alzando la testa spaventata] Jason! Guarda che se hai intenzione di continuare ad adularmi in questo modo dovresti almeno evitare di spaventarmi… [ sorridendo] se ho un infarto non sono più così bella!

    JASON: [ sorridendo] non ne sarei tanto sicuro. Ma la prossima volta terrò a mente questa tua puntualizzazione!

    SARA: Comunque, come mai da queste parti?

    JASON: Beh volevo scusarmi con te di persona per non averti chiamato nel week-end come ti avevo promesso… ma sai un servizio fotografico è sputato all’improvviso e sai come è? Quando il lavoro chiama…

    SARA: [ sedendosi sulla scrivania] non ti devi scusare Jason. Non ne hai motivi. [ imbarazzata] In fondo non avevamo nessun appuntamento, e poi tanto io ho avuto un fine settimana di fuoco quindi non avrei potuto far niente.

    JASON: Ok allora facciamo così. Che ne dici se appena ti liberi, ce ne andiamo a prendere un caffè insieme? [ sorridendo] Pago io naturalmente.

    SARA: [ pensandoci un attimo] Vediamo… è maleducazione rifiutare un caffè, almeno nel mio mondo, quindi che ne dici se andiamo ora? Fra poco avrei dovuto chiudere la galleria perché ho un appuntamento con un artista per visionare alcuni suoi lavori, perciò potrei approfittare della tua offerta.

    JASON: Per me va benissimo.

    Sara chiude l’inventario prende le chiavi e i due escono. Sara accende l’allarme del negozio e chiude a chiave mentre Jason l’aspetta sul marciapiede

    JASON: mmm un appuntamento con un artista… carino.

    SARA: Non pensare male è un appuntamento di lavoro…

    JASON: Oh sì certo. Non ne ho dubbi.

    I due s’incamminano verso il bar parlando e sorridendo, mentre la scena sfuma al nero



    SCENA 7:

    Siamo davanti al Palazzo dove vive Iris. Una macchina si ferma davanti all’ingresso e un’autista scende dalla macchina e apre lo sportello del passeggero. Amanda scende dalla macchina e guarda il palazzo sospirando. Quasi con timore saluta l’autista e con il book fotografico in mano si dirige verso l’ingresso. Amanda tira fuori le chiavi che Iris le aveva lasciato in caso di emergenze, e apre la porta con mani tremanti, entrando poi in casa. La stanza è silenziosa e tutta in penombra ma sembra molto bella. Amanda resta immobile all’entrata, guardandosi in giro, mentre vediamo Iris, con una vestaglia, che cammina nel corridoio restando molto sorpresa della presenza della sua dipendente in casa. La scena sfuma di nero.

    Ora la scena riapre su Amanda che vede Iris in fondo al corridoio che la guarda malissimo, così chiude la porta e la raggiunge con timore. Senza dire una parola Iris si dirige in salotto e Amanda la segue. Iris fa segno alla ragazza di appoggiare il book sul tavolo.

    AMANDA: [ appoggiando il book sul tavolo] innanzitutto volevo chiederti scusa per questa assurda invasione, ma sentivo che dovevo vedere come stavi.

    Iris la guarda un attimo indispettita, poi sospira e prendendo l’album va a sedersi sul divano, facendo segno ad Amanda di seguirla. Poi senza dire niente Iris inizia a sfogliare il book.

    IRIS: [ chiudendo il book] ottimo lavoro. Le foto che hai scelto sono perfette per il servizio.

    AMANDA: [ facendo un sospiro di sollievo] grazie. Comunque volevo scusarmi ancora per essere venuta a casa tua, ma non era solo per le foto, ma io volevo davvero vedere come stavi. Ero preoccupata.

    IRIS: [ appoggiandosi allo schienale del divano] Amanda, Amanda che cosa posso fare con te? Ti ho già detto che va tutto bene e che mi sono solo presa 24 ore di vacanza.

    AMANDA: Ok, però io devo confidarti una cosa. [ Iris aggrotta le sopracciglia] Il fatto è che io so cosa ti fa stare male e so anche che non è vero che va tutto bene.

    IRIS: [ innervosendosi] che stai dicendo?

    AMANDA: Vedi quando sei sta male in ufficio la scorsa settimana, beh ti era caduta la borsetta e sono uscite delle pillole. Così ho fatto una ricerca e sono venuta a conoscenza della tua malattia. Lo so che non avrei dovuto impicciarmi ma-

    IRIS: [ interrompendola bruscamente] Ma ti rendi conto che hai invaso la mia privacy e che io potrei licenziarti? Ma come credi dovrei reagire ora riguardo a questa tua invadenza non richiesta?!

    AMANDA: [ intimorita] Hai ragione, ma io.....

    IRIS: [ sospirando] Ah non importa. E’ inutile prendermela con te solo perché ti sei preoccupata. Diciamo che non sono molto abituata a queste cose… però magari questa tuo ficcanasare [ guardandola] mi potrebbe aiutare a sfogare un po’.

    AMANDA: Oddio mi avevi quasi fatto paura prima con la storia del licenziamento… [ Iris accenna ad un piccolo sorriso] comunque io sono qua proprio per quello. Se hai voglia di sfogarti con qualcuno… sono qui.

    Iris continua ad osservare Amanda indecisa se parlare oppure cacciarla da casa sua, mentre la scena sfuma al nero



    SCENA 8:

    Musica: The Scientist dei Coldplay
    Siamo davanti allo Starbucks. Sara e Jason entrano nel locale, ordinano due caffè e poi vanno a sedersi ad un tavolo. Sara è molto imbarazzata dalla situazione, mentre Jason sembra molto a suo agio e sorride sornione.

    SARA: Che hai da guardare?

    JASON:[ ridendo] è solo che… [ guardandola negli occhi] ti è mai capitato di essere attratto da una persona sin dal primo momento?

    SARA: [ sgranando gli occhi] Wao! Non perdi tempo con giri di parole tu!

    JASON: [ sorridendo] No, non equivocare le mie parole. Non intendevo attratto fisicamente [ Sara lo guarda offesa e Jason scoppia a ridere] o meglio, non solo dal senso fisico…

    SARA: Stai cercando di rimediare?

    JASON: No, mi sto soltanto incasinando. [ grattandosi la testa] Comunque quello che volevo dire è che a pelle, a sensazione mi sei piaciuta subito e mi chiedevo se sono pazzo o se sia mai capitato anche a te. Perché per me è una cosa nuova.

    SARA: [ sorridendo] Quante volte hai usato questa tattica per abbordare ragazze?

    JASON: [ diventando serio e guardandola negli occhi] Dico sul serio Sara. Dal primo momento che ti ho visto ho sentito una forza che mi spingeva a conoscerti. Una sensazione che mi diceva di non sprecare la possibilità che il destino ha voluto offrirmi e di vivermi il momento come meglio potevo. A te non è mai capitato?

    SARA: Beh no, non credo. Ma devo confessarti che oggi sei la seconda persona che mi parla di vivere fino in fondo le possibilità che mi si offrono e la cosa comincia a farsi interessante.

    JASON: Ora non ti seguo, che stai cercando di dirmi?

    SARA: [ bevendo un sorso di caffè] che io non sono mai stata una ragazza impulsiva. Ho sempre riflettuto su ogni cosa prima di compierla… [ sorridendo] e a volte ho anche riflettuto troppo, ma forse il tuo incontro è stato un modo per farmi capire che devo smetterla di farmi paranoie inutili e cominciare a godermi i momento concedendomi qualche possibilità in più.

    JASON: [ sorridendo] Ok continuo a non capire. Quindi hai intenzione di dare una possibilità anche a me?

    SARA: mmm vediamo. Tu comincia a raccontarmi qualcosa di te.

    Jason sorride e beve un sorso di caffè prima di iniziare a parlare, mentre la scena sfuma al nero



    SCENA 9:

    Ufficio di Joshua nello studio legale. Joshua è seduto alla sua scrivania e sta scrivendo qualcosa mentre parla al telefono.

    JOSHUA: Sì, ok. Può andare quello che ho scritto no? … certo… beh se ti viene in mente qualcosa… [ entra una segretaria nell’ufficio e Joshua sorridendole le fa segno di aspettare un secondo] Ok, Bernard ci vediamo alle 2 per andare in tribunale… ok… e mi raccomando puntuale…[ sorridendo] sì certo. A dopo ciao.

    Joshua riattacca il telefono e fa segno alla segretaria di avvicinarsi

    JOSHUA: Mi dica

    SEGRETARIA: volevo informarla che la vogliono immediatamente in sala riunioni.

    JOSHUA: ok finisco una cosa e vado.

    SEGRETARIA: Mi scusi se mi permetto. Ma quando mi hanno detto di dirle immediatamente penso che abbiamo voluto intendere che la vogliono vedere subito.

    JOSHUA: Ah! Ok. Allora vado subito.

    La segretaria esce dalla stanza e Joshua sorpreso per questa convocazione si alza ed esce dalla stanza dirigendosi curioso verso la sala riunioni. La scena sfuma al nero e riapre inquadrando una panoramica della sala riunioni. Joshua è seduto ad un grande tavolo con davanti a lui uno dei suoi capi. Joshua è piuttosto teso ma cerca di apparire agli occhi del capo il più tranquillo possibile.

    MARSHAL: Parto con una premessa. [ sorridendo] voglio assolutamente complimentarmi con te. Per il lavoro che stai svolgendo e per la dedizione che metti nel lavoro. So anche che sta studiando molto per prendere l’abilitazione da avvocato.

    JOSHUA: Sì, avrò l’esame tra poco e spero tanto di passarlo perché adoro questo mestiere e detto questo volevo ringraziarla ancora per avermi dato la possibilità di lavorare in questo studio, perché qui posso imparare dai migliori.

    MARSHAL: Sono contento di sentire un giovane così entusiasta di imparare e anche felice per aver detto che questo studio è il migliore.

    JOSHUA: Ho detto solo la verità.

    MARSHAL: [ sorridendo] A tal proposito avrei un’offerta da proporti. Anzi direi una proposta che potrebbe cambiare la tua vita

    JOSHUA: [ incuriosito] L’ascolto.

    Vediamo il sig. Marshal spiegare a Joshua la sua proposta ed il ragazzo ascoltare molto attento e quasi incredulo da quello che sente, mentre la scena sfuma al nero.



    Scena 10:

    Musica: Adagio di Lara Fabian

    Amanda ed Iris sono ancora a casa di quest’ultima. Iris ha appena fatto preparare del the per Amanda e adesso vediamo Amanda seduta a bere il suo the ed Iris che continua a sfogliare l’album con le foto scelte da Amanda.

    Amanda: (sospira) Iris voglio davvero scusarmi per la mia invadenza e per aver violato la tua privacy, ma…

    Iris: (solleva lo sguardo e le fa cenno di fermarsi con una mano) Ok Amanda…., ma ad un certo punto devi anche capire quando smettere, quindi, falla finita e smettila di chiedermi scusa. L’hai già fatto e ti ho già detto che non ce n’è bisogno. Lo sai che odio dovermi ripetere

    Amanda: (abbassa lo sguardo imbarazzata) d’accordo, ma vorrei riprendere il discorso che abbiamo interrotto e ci tengo davvero a dirti che non avevo nessuna intenzione di ficcare il naso nella tua vita privata, ma non ne ho potuto fare a meno perché mi sono preoccupata immediatamente per il tuo stato di salute, dopo averti vista stare così male in ufficio. (Amanda sospira ancora) Come stai davvero?

    Iris: (appoggia il book delle foto sul tavolo e la osserva di sottecchi, quasi a volerla scrutare a fondo) Certo che sei tremenda. Quando ti metti in testa una cosa, non molli facilmente il colpo, eh? (Amanda è in forte imbarazzo e sembra non sapere cosa fare e come gestire tutta quella situazione) …Comunque, è vero… (Iris sospira) , non sto molto bene e come se non bastasse il mio medico mi ha anche “vivamente consigliato” di prendermi una lunga vacanza….per curarmi (Iris sorride amaramente), che ironia, vero?

    Amanda: (sgrana gli occhi sorpresa e preoccupata) Oh Dio Iris, ma quanto è grave?

    Iris: Per ora non è molto grave, ma dovrei appunto riguardarmi e soprattutto farmi operare per poter star meglio

    Amanda: beh…ma allora è quello che dovresti fare! Iris tu devi farti curare e soprattutto devi farti operare. E’ solo di questo che dovresti occuparti adesso e nient’altro…

    Iris: (sorride di nuovo amara) Amanda vivi per caso nel mondo delle favole? Voglio ricordarti che io dirigo una delle riviste di moda più importanti del paese e che non posso semplicemente chiudere tutto e starmene a casa

    Amanda: lo so…, hai ragione, ma Iris la tua salute è la cosa più importante in questo momento ed il resto….

    Iris: Amanda scendi sulla terra e ragiona. Se non ci sono io a fare il mio lavoro, chi può farlo al posto mio?

    Iris continua a sorridere amara, mentre Amanda abbassa ancora una volta lo sguardo, sconfitta e la scena sfuma al nero.



    Scena 11:

    Sara e Jason sono ancora seduti al bar. I due stanno chiacchierando piacevolmente e Sara sembra molto più a suo agio.

    Jason: ….e così eccomi qui. Ti ho appena annoiato con la mia barbosa storia e sul mio sogno di diventare fotografo

    Sara: (sorride) non mi hai affatto annoiata! E poi posso dirti che per quello che ho visto, sei giovane ma già bravissimo.

    Jason: (sorride compiaciuto) grazie…Io ho sempre sognato di fare il fotografo. Era il mio sogno di bambino e adesso mi sento davvero fortunato ad averlo realizzato

    Sara: (il suo sguardo si rattrista e non può fare a meno di ripensare a Justin) si..lo sei davvero. Sei davvero fortunato….

    Jason: (la osserva con attenzione) Sara, va tutto bene?

    Sara: (sgrana gli occhi sorpresa) a te non sfugge nulla, vero? (Cerca di sorridere, ma ignora la domanda) Sto bene e se proprio vuoi saperlo, io ammiro moltissimo le persone così risolute e che sanno quello che vogliono. Pensa che da piccola volevo diventare pittrice, ma ero talmente negata nel disegno e mi sono dovuta rassegnare, ma questo non mi ha impedito di rimanere nel campo artistico e così mi sono detta: “se non sai dipingere, fatti furba e apriti una galleria d’arte”. (sorride)

    Jason: (sorride a sua volta e sembra sempre più affascinato da lei) beh…a modo tuo sei stata decisa e risoluta anche tu…e come vedi abbiamo tantissime cose in comune…

    Sara: (imbarazzata di nuovo) Jason…io adesso dovrei proprio andare altrimenti faccio tardi

    Jason: (la osserva intensamente) mi piacerebbe rivederti e non solo per fotografarti…

    Sara: (abbassa lo sguardo imbarazzata) Jason…io non so..davvero…per le foto…ti dico che non sono davvero interessata perché quella è stata solo una bella esperienza ed un favore ad Amanda, ma..

    Jason: Sara io voglio davvero rivederti e adesso le foto non centrano nulla. Ti prego, non gettare al vento questa possibilità…

    Sara: (sorride dolcemente) ok, mi hai convinta. (Jason sorride) Hai il mio numero e puoi chiamarmi quando vuoi

    Jason: (sorride dolcemente) ti chiamerò prima di quanto immagini…

    Sara sorride ancora, lo saluta e poi esce dalla caffetteria, mentre Jason resta seduto ad osservarla andare via e la scena sfuma al nero.



    Scena 12:

    Siamo ancora nella sala riunioni. Il capo ha appena raccontato a Joshua della loro volontà di creare una sede autonoma del loro studio a Parigi.

    Joshua: beh…io sono davvero entusiasta per questa cosa! Sono certo che questa nuova sede renderà lo studio ancora più grande e competitivo!

    Marshal: bene. Sono felice di vedere che questa novità ti entusiasma tanto perché è proprio in merito a questa faccenda che ti ho fatto chiamare. (Joshua sgrana gli occhi sorpreso) Noi, avremmo pensato a te (sorride) …ti spiego meglio..c’era da decidere e da trovare qualcuno che fosse adatto per poterlo mandare a Parigi a coordinare i lavori per la nostra apertura in terra di Francia e tra tanti candidati tu ci sei sembrato il migliore. (sorride sornione vedendo l’espressione sempre più sorpresa di Joshua)

    Joshua: (sorpreso e balbettante) io? Me? Insomma voi avete pensato a me? (Marshal sorride sempre più divertito) Ma non capisco come sia possibile, voglio dire…io sono arrivato qui da poco e non ho ancora l’abilitazione e poi…

    Marshal: (sorride) noi abbiamo fiducia in te a anche tu dovresti averne in te stesso…(Sorride di gusto). Intendiamoci Joshua, noi non ti stiamo mandando a gestire la sede di Parigi, ma solo a coordinarne i lavori per la sua apertura

    Joshua: (incredulo) ne sono onorato e mi scuso se ho dato l’impressione di un novellino, ma davvero non me l’aspettavo. (Marshal fa cenno di aver compreso e Joshua sorride finalmente più rilassato) Sono pronto a fare qualsiasi cosa anche se non ho la minima idea di dove iniziare…

    Marshal: (sorride) non preoccuparti. Per i dettagli ci sarà tempo, visto che la partenza è fissata per i primi giorni di dicembre e soprattutto voglio dirti ancora qualcosa. Tu hai svolto davvero bene il tuo lavoro. Da quando sei arrivato ti sei sempre distinto per bravura, intelligenza e abnegazione nel lavoro e così abbiamo deciso di premiarti, offrendoti questa possibilità.

    Joshua: (sorride felice e soddisfatto) Grazie. Sono così entusiasta che non vedo l’ora di cominciare!

    Marshal: beh…all’inizio si tratterà solo di un breve viaggio di una settimana, giusto per cominciare a prendere confidenza con la situazione, così non sarai costretto a sottrarre molto tempo ai tuoi studi e poi, al momento valuteremo il da farsi.

    Joshua: (felice) grazie. Grazie per avermi offerto questa possibilità, farò del mio meglio per non deludervi.

    Marshal: (sorride) lo hai meritato e adesso credo che tu debba tornare al lavoro altrimenti potresti rischiare una bella rimproverata (sorride e tende la mano a Joshua, che sorridendo a sua volta, la stringe forte nella sua). Benvenuto nella nostra grande famiglia

    Joshua si alza dalla sedia e dopo averlo ringraziato ancora sorride felice ed esce dalla stanza, mentre la scena sfuma al nero.



    Scena 13:

    Iris ed Amanda sono ancora in sala. La scena riprende, praticamente da dove l’avevamo lasciata.

    Iris: (guarda Amanda di sottecchi) come vedi, mia cara, non c’è soluzione. Le belle favole non esistono e la realtà è davvero amara a volte… (Amanda cerca di parlare ma Iris le fa cenno di stare zitta) Adesso capisci quando ti dicevo che il mio lavoro è un inferno?

    Amanda: (sospira) Iris, so benissimo che Style non può andare avanti senza di te, ma deve esserci per forza una soluzione alternativa, almeno per il tempo necessario che ti serve a guarire….e…

    Iris: (la guarda dritta negli occhi e aggrotta le sorpracciglia) piccola testarda e impertinente, forse hai ragione….forse c’è una soluzione, ma non riesco a credere di averla pensata e soprattutto non riesco a credere che te la sto dicendo.. (Amanda sgrana gli occhi e rimane inattesa, stupita dal repentino cambio di idea di Iris) …Tu, sei la soluzione!

    Amanda: (apre la bocca sorpresa) io…ma cos…oddio…

    Iris: Amanda smettila di balbettare e stammi a sentire. Io non voglio che la mia malattia diventi di dominio pubblico – già immagino quei pescecani dei giornalisti – per cui potrei tentare di resistere fino ai primi giorni di dicembre e mandare te alle sfilate di Parigi adducendo una scusa più che plausibile e cioè che sono dovuta rimanere in città per seguire un numero speciale della rivista o un esperimento editoriale a cui non potevo sottrarmi…e..

    Amanda: (incredula e ancora a bocca aperta) dici davvero? Mi stai davvero dicendo che dovrò essere io ad andare a Parigi? Al posto tuo?

    Iris: a volte sei così ovvia nelle tue domande. Pensi davvero che stia scherzando? Lo sai quanto tengo alla settimana della moda di Parigi. Per me quello è uno degli eventi più importanti della stagione, quindi non ho nessuna intenzione di scherzarci su.

    Amanda: (abbassa lo sguardo dispiaciuta) hai ragione, scusami. Mi hai solo colta alla sprovvista

    Iris: lo so, ma come al solito devo ricordarti che non c’è tempo per farsi sorprendere, per cui quello che posso dirti è che abbiamo ancora un po’ di tempo per studiare tutto nei minimi particolari in modo da non destare sospetti. (sospira) Sarà un lungo mese ma ce la faremo…

    Amanda: (accenna un sorriso impercettibile) sono onorata per questa possibilità che mi stai offrendo e ti prometto che ce la metterò tutta per fare del mio meglio e per aiutarti

    Iris: (accenna un debole sorriso) lo so. Oggi me lo hai ampiamente dimostrato.

    Amanda la guarda con dolcezza e poi la scena sfuma al nero inquadrando ancora una volta le due che continuano a guardarsi negli occhi.



    Scena 14:

    Musica: One day I'll fly away di Nicole Kidman

    E’ pomeriggio inoltrato. Sara ha appena chiuso la sua galleria d’arte e la vediamo passeggiare per le vie di NewYork. Il suo sguardo è malinconico e la sua mente è attraversata dai ricordi di lei e Justin insieme, poi dalle parole di Rose che le dice che non bisogna mai farsi sfuggire le possibilità che offre la vita ed infine da Jason che le dice la stessa cosa e poi chiede di rivederla. Sara continua a camminare e accenna un debole sorriso, poi la vediamo prendere in mano il suo cellulare e proprio in quell’istante le arriva un messaggio da parte di Jason che le dice: “molto prima del previsto, prima di quanto immagini, voglio rivederti. Buona serata e ci sentiamo presto”. Sara sorride dolcemente e dopo aver rimesso il cellulare nella sua borsa continua a camminare mentre la scena sfuma al nero.


    Scena 15:

    Musica: Superman (it's not easy) dei five for fighting

    E’ sera. Amanda è tornata a casa ed ha appena chiamato Joshua chiedendogli di passare a trovarla. La scena sfuma al nero e riappare inquadrando Joshua che è appena entrato. Amanda lo guarda intensamente negli occhi e lo abbraccia lasciando Joshua interdetto, ma piacevolmente stupito e poi anche lui ricambia l’abbraccio immergendo la sua testa nei capelli di lei ed inspirandone il profumo.

    Amanda: (Imbarazzata perché il momento tra i due è molto intenso, si stacca dall’abbraccio e sorride dolcemente) vieni, entra

    Joshua: (cerca di sorridere e stemperare la tensione) se farai così ogni volta che mi inviti, comincerò ad autoinvitarmi…tutte le sere….

    Amanda: (sorride ancora imbarazzata e gli fa cenno di accomodarsi sul divano e lei si siede accanto a lui) ti ho chiamato per ringraziarti (Joshua la guarda sorpreso, ma sempre intensamente) e per raccontarti una grossissima novità. Ho seguito il tuo consiglio e ho finalmente affrontato Iris. Le ho confessato di sapere tutto circa la sua malattia e credevo che lei mi avrebbe licenziato, ma lei mi ha totalmente spiazzato chiedendomi di andare a Parigi per seguire la settimana della moda al posto suo!

    Joshua: (ammirato e felice) sono fiero di te Amanda! Hai avuto coraggio ed io ti ammiro moltissimo

    Amanda: (sorride dolcemente) oh..no..aspetta. Non è merito mio, ma tuo. Senza i tuoi preziosi consigli, non ce l’avrei mai fatta

    Joshua: (sorride sornione) accidenti..aspetta…aspetta, mi stai davvero ringraziando? Ho capito bene?

    Amanda: (sorride divertita) eccoti lo stai rifacendo. Ti stai allargando troppo! (Joshua sorride e Amanda torna seria). Si Joshua, ti sto davvero ringraziando. (I due si guardano ancora per un istante negli occhi ed ancora una volta si crea un forte momento fra di loro, ma ancora una volta Amanda imbarazzata distoglie lo sguardo) La tua giornata invece?

    Joshua: (fa un largo sorriso) beh…posso dirti che oggi è la giornata delle belle notizie perché anche io ho vissuto ore di estasi (Amanda assume lo sguardo interrogativo ed interessato) e posso dirti con certezza che oggi è un giorno fantastico per me.

    Amanda: vuoi tenermi ancora sulle spine? Dai, raccontami tutto!

    Joshua: beh…il mio studio ha in progetto di aprire una filiale a Parigi ed hanno scelto me per coordinarne i lavori di apertura. Dovrò partire i primi di dicembre. Ci credi? Me!

    Amanda: (sgrana gli occhi felice) Joshua ma è fantastico! Sono fiera di te! (I due sorridono felici, ma continuano a guardarsi intensamente negli occhi) Aspetta….noi due saremo entrambi a Parigi allora, visto che anche io devo partire i primi di dicembre per seguire le sfilate!

    Joshua: (sorride dolcemente) questa è una bellissima coincidenza….allora

    Amanda: (lo guarda dolcemente) io non credo che sia solo una coincidenza….

    Joshua: che intendi dire?

    Amanda: beh..vedi..io…

    Amanda non riesce a terminare la frase perché il suo cellulare comincia a squillare e lei si scusa, ma dice che deve rispondere e la scena sfuma al nero inquadrando prima Amanda che si dirige in cucina con il cellulare e poi Joshua che, assorto, rimane a pensare.



    Scena 16:

    La scena si apre inquadrando Sara a casa sua. E’ in pigiama e sta sfogliando sempre il solito album di foto suo e di Justin. Rose entra in camera già vestita perché sta per uscire e appena vede la sorella, si avvicina e con occhi tristi l’abbraccia.

    Rose: tesoro è ancora così difficile?

    Sara: (abbozza un leggero sorriso) si è molto difficile smettere di pensare a lui perché lo amo ancora, ma la rabbia che provo per quello che è accaduto e per come è finita, mi sta rendendo le cose un pochino più semplici.

    Rose: (l’abbraccia di nuovo) tu sei una donna forte, bella, simpatica ed intelligente e non devi farti sopraffare dal dolore. Tu meriti di essere felice

    Sara: sei fantastica lo sai? (Rose sorride felice) E voglio chiederti ancora scusa per stamattina e per come ho reagito appena mi hai raccontato di te e di Rick. Io non volevo…

    Rose: tesoro non devi preoccuparti. So bene che lo fai solo per proteggermi, ma io sono felice e ti ricordo che la vita è una sola e le possibilità che ci vengono offerte non dobbiamo sprecarle. Tu meriti una vita intensa e nessuno deve farti perdere mai questa certezza.

    Rose le da un bacio sulla fronte ed esce dalla stanza e poi vediamo Sara sorridere ed afferrare il cellulare per mandare un messaggio a Jason in cui scrive: “molto prima del previsto, molto prima di quanto immagini, voglio rivederti anche io. La vita ci offre possibilità infinite ed io ho deciso finalmente di non lasciarmele più sfuggire. Buonanotte. Sara”. Poi la vediamo sorridere ancora, chiudere il cellulare e la scena sfuma al nero.



    Scena 17:

    Musica: Tear Down These Houses di Skin

    Siamo in Brasile a casa di Justin. Vediamo un montaggio di scene che ci mostra prima la sua stanza buia, poi vediamo lui addormentato sul letto ancora vestito e poi vediamo la sua scrivania dove prima viene inquadrata una foto di Sara e poi una pila di fogli….dove vediamo scritto: “Le possibilità. Un pensiero fisso”… Capitolo 1 e la scena sfuma al nero….



    Scena 18:


    Siamo di nuovo a casa di Amanda ed i due sono di nuovo seduti uno di fronte all’altro. Amanda ha in mano una tisana mentre Joshua beve una birra.

    Amanda: scusami per questa interruzione, ma non ho potuto fare a meno di rispondere.

    Joshua: (sorride dolcemente) non preoccuparti. (La sua espressione si fa tesa ed intensa) Dove eravamo?

    Amanda: (imbarazzata, abbassa lo sguardo) ok…Joshua…vedi…è che…io non so cosa mi stia accadendo – forse sono le emozioni di questa giornata o forse è il fatto che tu sei diventato parte della mia quotidianità – ma io ti ho voluto vedere davvero sia per ringraziarti sia perché sentivo davvero il bisogno di vederti e questo….

    Joshua: (la guarda intensamente e le afferra le mani e le mette nelle sue, stringendole) so cosa cerchi di dire, Amanda, perché io provo le stesse identiche cose… (Amanda lo guarda sorpresa e poi sorride dolcemente. I due sono molto imbarazzati e non sanno bene cosa fare così Joshua accenna un sorriso) hai un lettore cd in casa? (Amanda lo guarda stupita e gli fa cenno di si con la testa) Bene…perché mi stavo chiedendo se ti andava di ballare….

    Amanda ancora più sorpresa lo guarda intensamente e poi abbozzando un sorriso dolce gli risponde di si con la testa e la scena sfuma al nero.


    Scena 19:

    Musica: If You Sleep di Tal Bachman

    Vediamo un montaggio di scene che ci mostra prima Rose e Rick seduti su una panchina di Central park. I due sono abbracciati e sorridono, poi sentiamo le voci di entrambi in sottofondo che dicono:

    “La vita ci offre ogni giorno nuove e diverse possibilità e nessuno di noi deve farsele sfuggire perché alcune di queste possono cambiare la nostra vita e renderci felici”,

    mentre sotto scorrono le immagini, prima di Sara che ad occhi aperti sta nel letto e sorride e poi di Joshua e Amanda che ballano abbracciati nella sala di Amanda e la scena sfuma la nero.



















    I miei siti




  • OFFLINE
    Mia8
    Post: 73
    Registrato il: 18/07/2008
    Utente Junior
    00 08/10/2008 17:32
    Che bello questo episodio! [SM=x624899] l'ho trovato intenso! [SM=x624899] uhmm,che coincidenza:Amanda e Joshua a Parigi.. [SM=x624909] [SM=x624913] [SM=x624899] e che belli i momenti tra di loro..l'abbraccio..poi imbarazzati..erano sul punto di dichiararsi..il ballo.. [SM=x624899] [SM=x624913]
    e che bella anche l'amicizia tra Rose e Jason! [SM=x624899] [SM=x624913]
    Bravissime ragazze [SM=x624901]
  • OFFLINE
    Splendy
    Post: 842
    Registrato il: 06/11/2006
    Utente Senior
    00 11/10/2008 13:50
    stelline non ho ancora avuto modo di leggere l'episodio se riesco lo leggo domani....volevo dirvi che appena lo leggo corro a commentare vi voglio bene bacioni agly [SM=x624915] [SM=x624915] [SM=x624915] [SM=x624915] [SM=x624915]
  • OFFLINE
    Mia8
    Post: 74
    Registrato il: 18/07/2008
    Utente Junior
    00 11/10/2008 15:19
    Mi correggo anche qui:volevo dire l'amicizia tra Sara e Jason [SM=x624907] avevo sbagliato a scrivere:avevo scritto Rose e Jason [SM=x624907] [SM=x624900]
    [Modificato da Mia8 11/10/2008 15:21]
  • OFFLINE
    Giovanna(lillina)
    Post: 5.828
    Registrato il: 28/05/2004
    Utente Master
    00 12/10/2008 11:15
    Mia!!! Sn felice che l'episodio ti piaccia!!!! [SM=x624897] [SM=x624897] [SM=x624897] [SM=x624897] Grazie cucciola!!!! [SM=x624897] [SM=x624897] [SM=x624897]

    I miei siti




  • OFFLINE
    Splendy
    Post: 846
    Registrato il: 06/11/2006
    Utente Senior
    00 18/10/2008 13:32
    Ciao fanciulle, ho finalmente letto l'episodio bellissimo [SM=x1686410] [SM=x1686410] [SM=x1686410] [SM=x1686409] [SM=x1686409] [SM=x1686409] sapevo che sarebbe uscito una bomba come episodio visto il calibro delle scrittrici e non mi avete deluso anzi [SM=x1686409] [SM=x1686409] [SM=x1686409] tutto l'episodio ho sperato in un bacio tra Josh e Amanda ed invece ancora nulla [SM=x1686415] [SM=x1686415] [SM=x1686415] [SM=x1686415] [SM=x1686415] [SM=x1686406] [SM=x1686406] [SM=x1686406] [SM=x1686406] quando arriva?? a Parigi?? [SM=x1686405] [SM=x1686405] [SM=x1686405] [SM=x1686405] bravissime girls vi adoro [SM=x1686405] [SM=x1686405] [SM=x1686405] [SM=x1686405]