Episodio 1.00 "Istinto o ragione?" [Italia 22.05.04]

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Giovanna(lillina)
00lunedì 29 novembre 2004 17:36
Riassunto

Tutto ha inizio all’interno del condominio Las Palmeras di Los Angeles, dove si svolge la vita dei nostri protagonisti. Lauren (Katie Holmes) lavora presso una galleria d’arte e fa la conoscenza di un ragazzo davvero “insistente”, mentre la sua migliore amica e coinquilina Jessy (Tara Reid) si troverà a dover affrontare una delle numerose e frequenti liti con il suo ragazzo Alex (Ryan Philipphe) che nasconde un grande segreto. Nel frattempo Bruce (Joshua Jackson) andrà a prendere sua cugina Linda (Michelle Williams) che ha deciso di andare a trovarlo e tutti insieme parteciperanno alla festa di compleanno di Greta (Meredith Monroe) presso l’Ophilia’s Pub di proprietà di suo fratello Sean (James Van Der Beek)

DIALOGO EPISODIO

#Scritto da Giovanna


Prologo:

Musica: “Another Day – Lene Marlin”





01. ESTERNO. LOS ANGELES. ALBA DI UN NUOVO GIORNO



[La telecamera effettua una panoramica della città di Los Angeles inquadrandola dall’alto fino a raggiungere la spiaggia e farci vedere delle villette a schiera. La telecamera inquadra un cartello che raffigura la scritta “condominio Las Palmeras” e la scena sfuma al nero]





Musica: “Another Day – Lene Marlin”



02. INTERNO. LOS ANGELES. CONDOMINIO LAS PALMERAS. MATTINA



[Nel condominio Las Palmeras dormono ancora tutti. Ad un certo punto comincia a suonare insistentemente, la sveglia all’interno di una stanza di due ragazze. La telecamera inquadra Jessy (Tara Reid) che tira fuori il braccio da sotto le lenzuola e prende la sveglia in mano, accorgendosi dell’orario. Sono le sette del mattino e dopo un profondo respiro, Jessy la spegne e si alza molto lentamente, passando accanto all’altro letto dove dorme Lauren (Katie Holmes) che sembra non avere alcuna intenzione di alzarsi]



Jessy (Tara Reid): (osserva affranta la sua amica) questo è il momento peggiore della mia giornata. Doverti svegliare tutte le mattine è terribile (sospira ancora più affranta, accorgendosi che la sua amica continua a dormire profondamente) Lauren, sono le sette e tra un’ora esatta ho una lezione di psicologia infantile, mentre tu devi andare alla galleria d’arte a lavorare, come tutte le mattine (comincia a camminare nervosamente all’interno della stanza) Lauren? Ricordi che hai un lavoro, vero?



Lauren (Katie Holmes): (apre gli occhi e si volta ad osservare Jessy) ti prego, ti prego. Ti chiedo solo cinque minuti in più. Cosa ti costa lasciarmi dormire ancora cinque minuti?



Jessy (Tara Reid): conosco la storia dei tuoi cinque minuti e questa volta non mi incanti. E’ tardi e devi alzarti adesso. (Jessy si avvicina alla finestra e la apre, facendo penetrare la luce e respirando a pieni polmoni l’aria del mattino. La telecamera inquadra la finestra che si trova di fronte all’abitazione delle due ragazze e proprio in quel momento vediamo comparire Sean Hill (James Van Der Beek). Jessy e Sean si sorridono e si salutano. Poi Jessy si volta verso l’amica che finalmente si è alzata e sta cercando qualcosa da indossare) Hai cinque minuti di tempo per venire a fare colazione. (Jessy esce dalla stanza)



Lauren (Katie Holmes): questa storia dei cinque minuti mi sta davvero stancando adesso….



[Lauren continua a vestirsi e sorride compiaciuta pensando all’amica, mentre la scena sfuma al nero]





SIGLA D’APERTURA





03. INTERNO. LOS ANGELES. ABITAZIONE DI FRONTE AL CONDOMINIO LAS PALMERAS. MATTINA



[Sean Hill (James Van Der Beek) ha appena richiuso la finestra e dopo alcuni secondi, comincia a fare colazione con i suoi cereali e il latte. Lui vive da solo in un piccolo monolocale e a fargli compagnia c’è una cane, Aragon. Sean, continua a mangiare mentre il cane cerca di richiamare la sua attenzione]



Sean (James Van Der Beek): (Argon si stende vicino ai suoi piedi per farsi coccolare e Sean lo accontenta cominciando a parlare con lui) hai notato quanto è bella Jessy stamattina? (Il cane ovviamente non capisce, e si solleva dal pavimento per cercare del cibo) si, Aragon. Prima o poi dovrà cambiare qualcosa e prima o poi lei si accorgerà di ciò che ha sotto le mani e si pentirà di sprecare il suo tempo con Alex. (sospira, quasi dispiaciuto per quello che ha appena detto, visto che Alex è suo amico) Insomma, si…tu capisci quello che intendevo dire e…( si accorge che il cane ha rovesciato a terrà tutto il cestino dell’immondizia) Argon! No!



[Sean, sospira e dopo averlo sgridato inizia a rimettere tutto in ordine mentre la scena sfuma al nero]





04. INTERNO. LOS ANGELES. CAMPUS DELLA FACOLTA’ DI MEDICINA. MATTINA



[Alex Nile (Ryan Philippe) dorme nel campus dell’università di medicina, dove c’è anche la facoltà di psicologia. Il suo compagno di stanza è una specie di energumeno, col quale scambia si e no qualche battuta. Sul suo comodino vediamo una foto che lo ritrae in compagnia di Jessy. La telecamera lo inquadra, mentre, lentamente inizia ad alzarsi e si accorge che il suo compagno deve essersi ubriacato la sera precedente perché la stanza ha un brutto odore. Dopo aver fatto una smorfia si alza e cerca di svegliare Tie, il quale russa profondamente, così ci rinuncia e va a farsi una doccia, poi sembra ripensarci e prende il suo cellulare. Alex sta telefonando a Bruce (Joshua Jackson)]



Bruce (Joshua Jackson) : (la telecamera lo inquadra, mentre beve del caffè indossando solo un accappatoio. Il suo cellulare comincia a squillare e Bruce sorride vedendo il nome della persona che lo sta chiamando) Alex! Questa si che è una bella novità! Come mai già sveglio a quest’ora?



Alex (Ryan Philippe): (sorride) ho un esame e comunque non mi sveglio mai dopo le nove. Ascolta, Bruce. Volevo ricordarti che stasera alle otto andremo tutti all’Ophilia, per festeggiare il compleanno di Greta (Meredith Monroe), perciò penso che ci vedremo direttamente lì.



Bruce (Joshua Jackson): e così la sorellina di Sean oggi compirà 22 anni.



Alex (Ryan Philippe): si e festeggerà nel locale di suo fratello. Senti, adesso devo darmi una mossa, altrimenti faccio tardi. Ci sentiamo dopo, ok?



Bruce (Joshua Jackson): si, e senti Alex. Spero che non sia un problema, ma ci sarà anche mia cugina Linda, perché proprio ora mi ha chiamato per avvisarmi che passava a trovarmi



Alex (Ryan Philippe): e perché questa cosa dovrebbe essere un problema? (Bruce sorride) Ci vediamo stasera, va bene?



Bruce (Joshua Jackson): ok..e in bocca al lupo per il tuo esame



[Alex chiude la comunicazione e dopo alcuni secondi, si avvia verso il bagno assumendo un espressione pensierosa e preoccupata, mentre la scena sfuma al nero]





Musica: “Smoke – Natalie Imbruglia”



05. ESTERNO. LOS ANGELES. CONDOMINIO LAS PALMERAS. MATTINA



[Bruce ha appena chiuso la porta del suo appartamento e scendendo al piano di sotto incrocia Lauren e Jessy che stanno chiudendo il portone della loro abitazione e stanno per andare via.]



Jessy: (sorride a Bruce) ciao! Stai andando all’università per seguire un’altra noiosa lezione di diritto penale?



Bruce: (ricambia il sorriso, mentre Lauren continua ad osservare entrambi) in realtà sto andando a prendere mia cugina a Beverly Hills. E’ appena tornata da un viaggio a Parigi e mi ha chiamato stamattina per avvertirmi che passerà da me qualche giorno.



Lauren: come si chiama tua cugina?



Bruce: si chiama Linda.



[I tre si incamminano e una volta arrivati al cancello del condominio, si salutano augurandosi una buona giornata. Nel frattempo, Bruce sale in macchina e dopo alcuni minuti raggiunge l’abitazione dei suoi zii a Beverly Hills. Bruce scende dalla macchina e aspetta guardandosi intorno quando ad un certo punto sente una voce familiare che lo chiama. Bruce si volta e vede sua cugina con due valige. Lei gli sorride, le poggia a terra e gli va incontro correndo. I due si abbracciano con molto trasporto]



Bruce: eccola qui…, la mia cuginetta. Come stai?



Linda (Michelle Williams): sto bene, ma sono così stanca! Sono tornata ieri da Parigi e credimi…il volo non è stato piacevole



Bruce: come mai? Turbolenze e vuoti d’aria?



Linda (Michelle Williams): peggio! Molto peggio! Ho trovato solo un biglietto in seconda classe anziché in prima! Ho viaggiato malissimo!



Bruce: (alza gli occhi al cielo e sorride in maniera sarcastica) beh…Linda…immagino quanto possa essere stato terribile…. E…a proposito…(indica le due valige) cosa ci devi fare con queste? Non hai fatto in tempo a disfare i bagagli?



Linda (Michelle Williams): (sorride) queste valige le ho preparate stamattina. Mi servono per fermarmi da te



Bruce: (spalanca gli occhi, stupito) ma ti fermerai solo due giorni!!



Linda (Michelle Williams): due giorni sono un eternità e poi…all’interno di queste valige c’è solo l’essenziale…



[Bruce sospira affranto e dopo aver afferrato le due valige si dirige verso l’auto, mentre Linda si siede in macchina e dopo aver inforcato un paio di occhiali da sole, sorride e la scena sfuma al nero]





06. INTERNO. LOS ANGELES. GALLERIA D’ARTE. GIORNO



[Lauren arriva alla galleria d’arte, indossa la sua uniforme, e si avvicina ad un gruppo di persone, che deve scortare all’interno della mostra per far loro da guida. Si tratta di quadri d’arte moderna e mentre parla le vediamo gli occhi illuminarsi perché lei adora la pittura. Nel gruppo c’è un ragazzo che fa continue domande, solo per il gusto di farsi notare, ma Lauren non se ne accorge neppure. Alla fine della visita questo ragazzo le si avvicina in maniera decisa e finalmente Lauren sembra accorgersi della sua presenza]



Ragazzo: sei stata molto brava, lo sai? (Lauren lo osserva torva, senza pronunciare nemmeno una parola) posso offrirti un caffè per ringraziarti di questo splendido giro?



Lauren: (ci pensa un po’ su) no, non posso. Ho da fare e poi tra dieci minuti comincia un nuovo giro



Ragazzo: devi ricominciare tra 10 minuti? (Lauren annuisce) Abbiamo tutto il tempo per prendere un caffè e…



Lauren: (spazientita) senti, sarò chiara e diretta. Non ho intenzione di prendere il caffè con te perché non credo in questo genere di cose.



Ragazzo: (sorpreso) in quale genere di cose non credi?



Lauren: (comincia a camminare per raggiungere un altro gruppo di turisti) è semplice. Non credo negli uomini.



[Lauren si allontana, mentre il ragazzo continua ad osservarla sempre più perplesso e la scena sfuma al nero]





07. INTERNO. LOS ANGELES. FACOLTA’ DI MEDICINA. GIORNO



[La telecamera inquadra i corridoi della facoltà di medicina che sono pieni di studenti che camminano su e giù. Da lontano vediamo arrivare Jessy e Alex mano nella mano. I due si avvicinano ad una panchina e si siedono]



Jessy: (osserva dolcemente Alex) come ti senti? Oggi è il gran giorno



Alex: beh…andiamo, Jessy...un esame non è che un esame….



Jessy: (sospira) si, lo immagino. Per te, un esame è solo un esame per il semplice motivo che sei riuscito a farne quindici in soli tre anni, mentre io sto qui e cerco di arrabattarmi per non essere bocciata ogni volta. (Alex cerca di sorridere, ma il suo sguardo è triste e sfuggente) Sai…, mi piacerebbe vedere il tuo libretto degli esami….giusto per avere la soddisfazione di possedere per due minuti il cimelio di un secchione….



Alex: (la osserva in maniera turbata e cerca di nascondere il suo stato d’animo) Jessy…, andiamo…sai che non amo mettermi in mostra e non mi piace ostentare i miei voti



Jessy: (si avvicina a lui e cerca di frugargli nelle tasche per afferrare il libretto) forza Alex! Dai, mostramelo solo per due secondi! Andiamo, cosa ti costa?



Alex: (cerca di fermarla in tutti i modi, senza riuscirci) Jessy…, smettila! Non è divertente!



Jessy: (si allontana da lui, poco convinta dal suo atteggiamento) guarda che non ci trovo nulla di strano nel voler vedere il tuo libretto….



Alex: (si alza e la osserva arrabbiato) dovresti farti gli affari tuoi, ogni tanto. Odio questo aspetto del tuo carattere.



[Alex si allontana e Jessy resta ad osservarlo impietrita e sorpresa della sua reazione esagerata, mentre la scena sfuma al nero]





08. INTERNO. LOS ANGELES. AZIENDA INFORMATICA. GIORNO



[La telecamera inquadra Sean mentre entra nel suo ufficio. Lui lavora come responsabile informatico aziendale e gestisce il sito web dell’azienda stessa. L’immagine si sposta ad inquadrare Jeann-Pierre, di chiare origini francesi e suo collega di lavoro]



Sean: (si siede alla sua scrivania e comincia a lavorare al suo pc) come va, stamattina?



Jeann-Pierre: (sorride all’amico) vogliamo parlare del lavoro o del privato?



Sean: scegli tu. Per me è assolutamente indifferente



Jeann-Pierre: il lavoro è noioso e non c’è mai nulla di così interessante per cui vale la pena parlare, ma…(osserva Sean sorridendo) il privato potrebbe risultare simpatico…



Sean: (sospira) cosa è accaduto ieri sera?



Jeann-Pierre: (sorride malizioso) Sei molto acuto…quando ti applichi, lo sai? (Sean annuisce senza troppo coinvolgimento) Ieri sera ho conosciuto un paio di ragazze molto carine, e volevo chiederti di combinare un incontro.



Sean: (sgrana gli occhi, sorpreso) un incontro? Una ragazza per te e una….



Jeann-Pierre: per te!



Sean : sempre il solito….(sospira) e chi sarebbero queste ragazze carine che conosci da meno di dodici ore?



Jeann-Pierre: sono due matricole che frequentano l’università e sono decisamente disponibili a fare nuove conoscenze….(il suo sorriso diventa sempre più malizioso)



Sean: (sembra un po’ impacciato) non cambierai mai…, vero? Poi…io non amo gli appuntamenti al buio. Non mi sono mai piaciuti



Jeann-Pierre: andiamo, Sean! Cosa ti costa? Mica te le devi sposare!



Sean: (sospira) ok…, ma…io non credo a questo tipo di cose. (Jeann-Pierre annuisce, sorridendo) Va bene. Venite sta sera alle undici nel mio locale. C’è anche la festa per il compleanno di mia sorella



Jeann-Pierre: perfetto! Vedrai che poi mi ringrazierai!



[Sean annuisce poco convinto e si rimette a lavorare al suo pc, mentre la scena sfuma al nero]





Musica: “Thank you – Dido”





09. INTERNO. LOS ANGELES. ABITAZIONE DI GRETA. GIORNO



[La telecamera inquadra Greta (Meredith Monroe) scendere le scale e dirigersi verso la cucina e trovarla completamente adornata con palloncini e striscioni. Dopo qualche secondo sua madre sbuca all’improvviso e l’abbraccia, sorridendo]



Sig.ra Hill: (cantando)Tanti auguri a te…, tanti auguri a te…



Greta: (felice per la sorpresa) mamma! Grazie! (si guarda intorno) Tutto questo è bellissimo



Sig.ra Hill: ventidue anni si compiono una volta sola, no..?



Greta: (bacia sua madre sulla guancia e comincia a bere il suo caffè) papà ha già chiamato?



Sig.ra Hill: si, tesoro. Ha già chiamato tre volte, ma quando ha saputo che dormivi ancora non ha voluto disturbarti. Richiamerà dopo



[Proprio in quel momento squilla di nuovo il telefono e Greta corre a prenderlo per rispondere]



Greta: pronto? (non vediamo chi ci sia dall’altra parte, ma dal tono di Greta intuiamo che si tratti di suo padre) Papà! Grazie! (Greta annuisce alle parole di suo padre) Si, sto bene e adesso devo uscire perché ho molto da fare. (sorride) Va bene. Passerò a trovarti appena posso. Lo prometto. (dopo una piccola pausa) Si. Un bacio anche a te. (Greta chiude la comunicazione e prende il suo giubbotto) Mamma, devo andare. Sono già in ritardo.Ho una lezione all’università e stasera devo andare a lavorare



Sig.ra Hill: (sospira) per quanto ancora credi di poter andare avanti? Fai troppe cose insieme. Lo studio, l’azienda di marketing, i corsi d’aggiornamento..(sospira ancora) perché non smetti almeno di lavorare? Tu non ne hai bisogno.



Greta: mamma, mi piace lavorare all’Ophilia e anche se c’è quel balordo di mio fratello Sean, io voglio continuare. Inoltre, devo terminare i miei studi e voglio farcela da sola.



Sig.ra Hill: (scuote la testa) tu pretendi troppo da te stessa, lo sai?



[Greta annuisce e sorride, abbracciando la madre. La telecamera la segue, mentre esce dalla sua abitazione e chiude la porta alle sue spalle, mentre la scena sfuma al nero]





10. INTERNO. LOS ANGELES. CONDOMINIO LAS PALMERAS. GIORNO



[ Bruce e Linda sono appena tornati al condominio Las Palmeras e la telecamera li segue mentre entrano nell’appartamento di Bruce e dopo aver appoggiato i bagagli a terra, si siedono]



Linda: (si guarda intorno) tu devi ancora spiegarmi perché…



Bruce: perché cosa?



Linda: con tutti i soldi che hai…perché proprio questo posto? Insomma, è semplice e fin troppo “povero”



Bruce: (sorride) io non ho bisogno di nessun comfort particolare e qui sto davvero bene. Sono qui per studiare e non per ostentare la mia ricchezza.



Linda: da quando hai deciso di trasferirti i tuoi genitori sono così tristi. Insomma, la tua è stata davvero una decisione affrettata ed improvvisa



Bruce: (sorride) Linda, tu sai quanta ammirazione provo per mia madre e per mio padre. Sono due genitori fantastici ed io non potrei mai negarlo, ma il loro mondo non mi piace ed io non ho alcuna intenzione di vivere solo di etichette. (si alza e prende da bere, per poi offrirlo a Linda) Parliamo di te, adesso. Come mai hai deciso di venire a trovarmi?



Linda: perché, ci deve essere per forza una motivazione? Mi mancava il mio cuginone e migliore amico e così eccomi qua….



[Bruce e Linda, si sorridono e continuano a chiacchierare, mentre la scena sfuma al nero]





11. INTERNO. LOS ANGELES. FACOLTA’ DI MEDICINA. GIORNO



[All’interno dell’aula della facoltà di medicina, ci sono un mucchio di ragazzi seduti che aspettano che l’esame abbia inizio. Alex è seduto tra le ultime file e sta sfogliando il suo libretto universitario. Una ragazza gli si siede accanto e lo urta con la sua borsa]



Ragazza: scusami, ti ho fatto male?



Alex: (si volta a guardarla) no, non preoccuparti. (il suo sguardo torna sul libretto che stava sfogliando)



Ragazza: sei preparato per questo esame? Io ho una paura terribile, soprattutto per il capitolo sulle malattie infettive. Tu l’hai studiato?



[Alex torna a guardarla per qualche secondo e poi, senza dire nemmeno una parola si alza e abbandona frettolosamente l’aula, lasciando la ragazza sorpresa e turbata per quello strano atteggiamento, mentre la scena sfuma al nero, per poi riapparire ed inquadrare Jessy. Lei è seduta e sta ascoltando una noiosa lezione sulla Klein e la psicologia infantile. La telecamera la inquadra mentre prende appunti. In un piccolo montaggio, si vede che la lezione prosegue e Jessy continua a seguirla. Il suo sguardo, cade all’interno della sua borsa e lei si accorge che possiede un libro di medicina che potrebbe essere utile ad Alex per l’esame, così, in tutta fretta decide di andare nella sua aula. La scena sfuma ancora e si riapre inquadrando Jessy all’interno dell’aula di medicina. Il suo sguardo vaga alla ricerca di Alex per alcuni secondi, ma non riesce a scorgerlo. Il viso di Jessy sembra sorpreso e turbato e la scena sfuma al nero definitivamente]





Musica: “Love Profusion – Madonna”





12. ESTERNO. LOS ANGELES. GALLERIA D’ARTE. POMERIGGIO



[Lauren ha appena finito il suo turno, e ormai stanca, saluta tutti e si incammina verso casa. All’uscita della galleria c’è ancora quel ragazzo che le aveva chiesto di offrirle un caffè. Lui, la vede e si avvicina]



Ragazzo: (sorride) ti ho aspettata per tantissimo tempo



Lauren: (sospira affranta) cosa vuoi ancora?



Ragazzo: conoscere almeno il tuo nome



Lauren: (accenna un sorriso) io mi chiamo…. (ma prima che Lauren possa rispondere un suono di clacson attira la sua attenzione. La telecamera inquadra Jessy, ferma all’interno della sua auto) Beh…, mi dispiace ma adesso devo andare. Sarà per un'altra volta, ok?



[Lauren entra all’interno dell’auto e saluta la sua amica che, nel frattempo riparte]



Jessy: ho interrotto qualcosa, per caso? Chi era quel ragazzo?



Lauren: non cominciare a farti venire strane idee…era solo un tipo che voleva offrirmi un caffè



Jessy: e tu hai accettato, vero? (Lauren nega con la testa) Insomma, Lauren. E’ ora che ti dai una svegliata! Hai deciso di farti suora per caso?



Lauren: (sorride) guarda che non si sta male. Essere single ha i suoi lati positivi



Jessy: (sospira) beh…forse hai ragione, visto che oggi ho litigato con Alex e non so che fine abbia fatto.



Lauren: (sorride) beh..questa non è una novità. Voi litigate sempre.



Jessy: già…beh…ok...parliamo d’altro. Hai avuto il coraggio di mostrare i tuoi quadri al direttore della galleria?



Lauren: ovviamente non ce l’ho fatta. Non sono riuscita nemmeno ad accennargli la cosa



Jessy: (scuote la testa affranta) e ti pareva….dovevo immaginarlo da sola



[Lauren cerca di sorridere, mentre Jessy continua a scuotere la testa e a guidare, mentre la scena sfuma al nero]





13. INTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S. POMERIGGIO



[Viene effettuata una panoramica dell’interno dell’Ophilia’s Pub. Sean è appena arrivato e inizia a disporre i tavoli per la serata, dirigendo i vari camerieri. Ad un certo punto arriva Greta che saluta suo fratello con un cenno della mano e si dirige all’interno della cucina del pub. Sean la osserva contrariato e la raggiunge]



Sean: dove sei stata tutto questo tempo? Credevo che il turno pomeridiano toccasse a te



Greta: (risentita perché suo fratello non le ha fatto nemmeno gli auguri) caro fratellino, questi non sono affari miei. Il pub è tuo e se hai bisogno di potenziare il personale devi farlo da solo. La cosa non mi riguarda



Sean: (sospira, spazientito) lo sai? E’ impossibile stare con te in una stanza per più di cinque minuti, perché alla fine finiamo sempre a litigare



Greta: (lo guarda sempre più arrabbiata) è solo questo il problema? Non preoccuparti. Te lo risolvo subito!



[Greta esce dalla cucina in maniera frettolosa, mentre Sean la osserva dispiaciuto e spazientito e la scena sfuma al nero]





Musica: “White flag – Dido”





14. LOS. ANGELES. MONTAGGIO DI SCENE. SERA



[Viene effettuato un montaggio di scene in cui vediamo prima Alex passeggiare in riva al mare in completa solitudine, poi la scena si sposta su Lauren e Jessy che si trovano all’interno della loro abitazione e scherzano sul vestito da indossare per la serata. La scena sfuma al nero e riappare inquadrando Sean e Greta che continuando a scambiarsi sguardi sfuggenti senza rivolgersi nemmeno una parola e poi vediamo Bruce e Linda che arrivano davanti all’Ophilia’s pub ed entrano mentre la scena sfuma al nero]

Giovanna(lillina)
00lunedì 29 novembre 2004 17:38
15. INTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S PUB. SERA



[Bruce e Linda si trovano all’interno del pub e dopo essersi guardati in giro, avvistano Greta e la raggiungono]



Bruce: Greta! (l’abbraccia) Buon compleanno



Greta: (sorride dolcemente ) grazie. (Greta vede Linda e accenna un sorriso) Bruce, non dirmi che questa è la tua ragazza!



Linda: nooo! (sorride) Sono sua cugina!



Greta: beh…piacere. Io sono Greta



Linda: so chi sei. Bruce mi ha parlato di ognuno di voi. Buon compleanno



Greta: grazie…



[Greta, Bruce e Linda si siedono al tavolo preparato per l’occasione e Sean li saluta con la mano facendo capire che li raggiunge subito]



Greta: allora Linda, sei di Los Angeles?



Linda: si. Vivo a Beverly Hills



Greta: (si rivolge a Bruce) dove vivevi anche tu, vero? (Bruce annuisce)



[La chiacchierata viene interrotta dall’arrivo di Lauren, Jessy e Sean che finalmente raggiunge il gruppo. Segue un montaggio di scene in cui tutti si salutano e fanno la conoscenza di Linda. Solo Jessy è triste, visto che Alex non sembra trovarsi da nessuna parte]



Lauren: Greta, hai sentito Adam? (il suo ragazzo Australiano)



Greta: si, mi ha chiamata nel pomeriggio e spero tanto che riesca a raggiungermi almeno per il giorno di natale…(Sean si fa scappare un sorriso sarcastico e Greta se ne accorge, osservandolo in malo modo) Sean, cosa c’è che non va? Hai qualcosa da dire, per caso?



Sean: no, nulla…è solo che…sono proprio curioso di conoscere questo fantomatico ragazzo australiano…



Greta: (sta per alzarsi, ma viene fermata da Lauren e Jessy) perché vuoi sempre rovinarmi ogni momento? (Bruce, Jessie e Lauren che sono abituati alle loro litigate cercano di smorzare la tensione.) Ok…, va bene. Lasciamo stare, tanto non ne vale la pena. Oggi è il mio compleanno e devo godermi la serata



[Mentre il gruppo di amici parla, nel pub entra il ragazzo che aveva corteggiato Lauren e non appena la riconosce va da lei. La ragazza visibilmente imbarazzata, perché tutti i suoi amici la osservano e sorridono maliziosamente, si alza e si avvicina al giovane]



Lauren: lo sai? Non ho mai conosciuto un ragazzo così insistente. Come hai fatto a trovarmi?



Ragazzo: ed io non ho mai conosciuto una ragazza così testarda. Ti ho trovata, no? Questo è quello che conta (i due sorridono). Vorrei solo provare a conoscerti un po’..e chissà…magari potremmo diventare amici…



Lauren: (lo osserva in maniera dolce) come faccio a dirti di no? (lui sorride) Come ti chiami?



Ragazzo: io sono Frank



Lauren: (gli tende la mano ed entrambi si presentano) piacere Frank. Il mio nome è Lauren. Lo vuoi ancora quel caffè?



[Frank annuisce e sorride. I due raggiungono insieme gli amici di Lauren e si uniscono a loro, mentre la scena sfuma al nero]





16. INTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S PUB. SERA



[lLa serata sembra scorrere in maniera tranquilla e solo Jessy sembra essere un po’ preoccupata, tanto da guardare spesso verso l’entrata del Pub. Lauren che la conosce come le sue tasche, se ne accorge e si avvicina per parlarle]



Lauren: (offre un bicchiere di vino a Jessy) tutto bene? Cosa c’è che non va?



Jessy: sono le dieci ed io non so dove sia finito Alex. Non lo sento da questa mattina e non riesco a capire cosa sia accaduto



Lauren: (sorride dolcemente) stai tranquilla. Alex è fatto così e non è la prima volta che succede una cosa del genere. Sai, potrei scommettere che in questo momento potrebbe trovarsi sotto casa nostra pronto a chiederti scusa.



Jessy: non lo so, Lauren. Stamattina era così strano e non è da lui comportarsi in quella maniera così sgarbata. (sospira) C’è qualcosa sotto. Ne sono convinta



Lauren: tu hai troppa fantasia. Vedrai che si aggiusterà tutto come al solito



[Jessy accenna un sorriso poco convinto ed entrambe raggiungono il gruppo che continua a chiacchierare del più e del meno]



Bruce: (osserva tutti e si alza per fare un brindisi) Bene. Voglio augurare ancora una volta un buon compleanno a Greta e voglio dire a tutti voi grazie. Nonostante vi conosca da solo un mese, con voi mi sembra di essere a casa



Sean: (sorride) grazie Bruce. Anche per noi è un vero piacere averti all’interno del gruppo. (sorride e si rivolge a Frank che nel frattempo sembra essersi sciolto e ambientato) Frank, cosa fai nella vita?



Frank: studio medicina e spero di riuscire a laurearmi entro un anno



Lauren: sei di Los Angeles?



Frank: no, mi sono trasferito qui perché ho una zia che gentilmente mi ospita. Vengo da un piccolo paesino del sud Carolina.



Lauren: (sorride) e cosa ci facevi alla galleria d’arte stamattina?



Frank: (visibilmente imbarazzato) beh…in tutta verità ti ho notata una settimana fa. Eri qui e mi sei subito piaciuta (tutti i presenti sorridono, mentre Lauren diventa rossa. Linda, osserva la scena senza dire nemmeno una parola) e così ho chiesto qualche informazione in giro….



Bruce: (sorride) beh…Lauren…non possiamo certo dire che il ragazzo manchi di applicazione e costanza!



Lauren: Bruce! (lo fulmina con lo sguardo mentre tutti osservano la scena e sorridono) Smettila di prendermi in giro!



[La telecamera allarga l’inquadratura effettuando una panoramica del locale e la scena sfuma al nero]





17. INTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S PUB. SERA



[La telecamera inquadra Alex che finalmente fa il suo ingresso nel pub e raggiunge il gruppo. Ha un’aria molto strana e Jessy, che è molto orgogliosa non lo saluta neppure e fa la sostenuta]



Lauren: Alex, sei arrivato finalmente! Vieni, siediti



Alex: (osserva tristemente tutti) Greta, buon compleanno (l’abbraccia e Greta sorride compiaciuta)



Bruce: Alex, voglio presentarti Linda, mia cugina (Alex accenna un sorriso e Linda ricambia decisamente interessata) e questo è Frank, uno spasimante di Lauren (Lauren da un pugno sulla spalla di Bruce che continua a divertirsi, prendendola in giro)



Alex: piacere, ragazzi, ma sono passato solo per fare gli auguri a Greta e per salutarvi. Devo andare perché ho delle cosa da fare



[Alex saluta tutti e si allontana lasciando il resto del gruppo abbastanza turbato. Jessy, lo guarda andare via e dopo qualche secondo si alza e cerca di raggiungerlo uscendo dal pub]



Linda: (cerca di richiamare l’attenzione di Bruce, chiamandolo a bassa voce) chi era?



Bruce: (sottovoce)quello era Alex e sta con Jessy, perciò non farti venire strane idee….



Linda: (sgrana gli occhi fingendo di essere sorpresa) che diamine! Ho solo chiesto!



[Linda rivolge lo sguardo verso l’ingresso continuando a fissare la porta del pub in maniera pensierosa, mentre la telecamera inquadra il gruppo che continua a chiacchierare e la scena sfuma al nero]





18. INTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S PUB. NOTTE



[Nel locale arriva finalmente Jeann-Pierre con le due ragazze e appena nota Sean gli fa un cenno con la mano. Sean si alza e va verso di loro. Al tavolo restano Greta, Bruce, Linda, Lauren e Frank]



Lauren: (stupita) e quelle due chi sono?



Greta: (guardandole) non ne ho la più pallida idea e francamente non mi interessa



Linda: Greta, come mai nutri tanto odio nei confronti di Sean?



Greta: (infastidita per quella domanda troppo personale) è una lunga storia e non mi va di parlarne. Scusami, Linda



Lauren: Greta, io non conosco i dettagli della storia, ma a volte esageri e dovresti dargli un po’ di tregua



Greta: è vero. Tu non conosci i dettagli e perciò non puoi capire



Bruce: (cerca di cambiare discorso per evitare una nuova polemica) Lauren, Jessy ha litigato di nuovo con Alex?



Lauren: credo proprio di si.



Greta: io lo dico sempre. Quei due sono troppo diversi per stare insieme. Lui è così intransigente e nella vita vede sempre tutto o bianco o nero, mentre lei è l’opposto.



Lauren: questo è vero, sono diversi, ma non vuol dire che non possano stare bene insieme.



Frank: io non conosco nessuno dei due, ma so certamente che in un rapporto di coppia in cui non si fa che litigare si finisce col rovinare quello che c’è di buono



Linda: Frank ha perfettamente ragione, ma adesso smettiamola di parlare di cose tristi e brindiamo a Greta. E’ il suo compleanno, no?



[La telecamera inquadra il gruppo mentre brinda ancora una volta a Greta e la scena sfuma al nero]





Musica: “Free love – Depeche Mode”





19. ESTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S PUB. NOTTE



[Jessy e Alex sono fuori dal locale. Lei è riuscita a fermarlo ed entrambi si osservano senza dire nulla]



Jessy: dove sei stato? E’ tutto il giorno che ti cerco



Alex: sai che non ti sopporto quando cerchi in tutti i modi di intrometterti nella mia vita privata!



Jessy: (sorpresa dall’atteggiamento di Alex) oh! Questa si che è nuova! Io non mi sto intromettendo nella tua vita privata! Voglio solo sapere dove sei stato e credo che sia un mio diritto!



Alex: (comincia ad arrabbiarsi) sembri mia madre! Odio quando invadi il mio spazio! Sei troppo ossessiva nei miei confronti



Jessy: (inizia ad urlare sempre più sconvolta e turbata) beh! Non credevo che chiedere di vedere il libretto universitario del proprio ragazzo significhi invadere il suo spazio, ma se è questo quello che pensi, avrai tutto lo spazio di cui hai bisogno! A cominciare da questo momento!



Alex: (il suo tono di voce è stranamente calmo) Come al solito, no? Appena abbiamo una discussione tu arrivi sempre a questo punto, vero? Sei solo in grado di proporre una rottura definitiva e non riesci a guardare oltre il tuo naso!



Jessy: se due persone non sono fatte per stare insieme non devono farlo per forza



Alex: (accorgendosi della piega che sta prendendo la discussione) ok…, senti. Abbassa la voce, perchè non ho intenzione di continuare a parlare con te che urli.



Jessy: (sorride in maniera sarcastica) questa sono io e non puoi pretendere che le persone facciano sempre a modo tuo. Cerca di capirlo una buona volta e metti da parte il tuo ego. Non esisti soltanto tu



[Alex si volta e senza dire una parola, si allontana frettolosamente, mentre Jessy continua ad osservarlo, con le lacrime agli occhi e la scena sfuma al nero]





20. INTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S PUB. NOTTE





[Sean e Jeann-Pierre sono seduti ad un altro tavolo insieme alle due ragazze e mentre Jeann-Pierre sembra molto disinvolto, Sean riesce a malapena a scambiare qualche parola, mentre il suo sguardo continua a rivolgersi verso l’ingresso del suo locale e verso il tavolo dei suoi amici]



Jeann-Pierre: (continua a sorridere e a chiacchierare con le due ragazze) …così mi sono detto: “ perché non provare?” E’ stato molto divertente ed era la prima volta che lo facevo



Ragazza 1: io adoro pattinare!



Ragazza 2: beata te! Io mi sono rotta un ginocchio a cinque anni, mentre pattinavo e da allora….



Jeann-Pierre: bene! Che ne dite di andare a fare un giro? (osserva Sean che non sembra per niente interessato) Sean, che ne dici?



Sean: (osserva Jeann-Pierre quasi stralunato) cosa dicevi?



Jeann-Pierre: dicevo…che potremmo andare a fare un giro e ti chiedevo cosa ne pensavi



Sean: (sospira continuando a guardare l’ingresso) per me va bene….



Jeann-Pierre: perfetto! (I tre si alzano e Sean li imita a malincuore)



Ragazza 1: io vengo con te! (rivolta a Sean)



Jeann-Pierre: (prende l’altra ragazza per mano e si avvicina a Sean per sussurrargli qualcosa) visto? Che ti avevo detto? Dovresti ringraziarmi….



[Jeann-Pierre e la sua ragazza vanno verso l’uscita e Sean e l’altra ragazza li seguono a ruota. In quello stesso istante Jessy rientra all’interno del locale, ma è così arrabbiata e turbata che non si accorge nemmeno della presenza di Sean e raggiunge Lauren che l’abbraccia. Sean osserva la scena e senza dire nulla raggiunge i tre all’esterno del locale]



Jeann-Pierre: allora, Sean? Dove andiamo?



Sean: (osserva tristemente l’amico) Jeann, credo di averci ripensato. Non me la sento di venire con voi. Sono stanco e non ho nessuna voglia di divertirmi



Jeann-Pierre: (non riesce a credere alle sue orecchie e senza mezzi termini lo trascina in disparte) cosa ti prende?



Sean: Jeann, non sono obbligato a seguirvi. Non ne ho voglia e non devo fornirti nessuna giustificazione



Jeann-Pierre: a volte non riesco davvero a comprenderti…, ma se è davvero questo che vuoi…



[Sean accenna un sorriso poco convinto e continua ad osservare Jeann-Pierre e le due ragazze allontanarsi, mentre la scena sfuma al nero]





Musica: “Nothing else matter – Metallica”





21. INTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S. NOTTE



[ Sean raggiunge il tavolo dei suoi amici, e si accorge che Jessy è parecchio turbata. Lui continua ad osservarla, mentre Jessy continua a giocherellare con il suo bicchiere ormai vuoto]



Sean: (si avvicina a Jessy e le sfiora il braccio per richiamare la sua attenzione) ehi…Jessy…cosa è successo? (Jessy non fa in tempo a rispondere perché Bruce richiama la sua attenzione)



Bruce: Jessy, Lauren. Io e Linda andiamo a casa. Facciamo la strada insieme?



Jessy: si, per me va bene. Lauren?



Lauren: (osserva Frank che si alza e le fa capire di voler andare via) si. Possiamo andare



Sean: (si alza) avete ragione, si è fatto tardi e dovremmo andare tutti a dormire (il suo sguardo è molto triste e tradisce una certa delusione per non essere riuscito a parlare con Jessy)



[Viene effettuato un montaggio di scene che ci mostra una scambio di saluti tra Bruce, Linda, Lauren, Jessy, Greta e Sean. La scena sfuma al nero per qualche secondo e riappare inquadrando Lauren, che sta passeggiando insieme a Frank mentre Linda, Jessy e Bruce sono avanti]



Lauren: credo che non ci sia nemmeno bisogno di chiederti se ci rivedremo, vero?



Frank: (sorride) ho passato davvero una bella serata in tua compagnia



Lauren: vorrei precisare che il nostro non era un appuntamento e tu non dovresti farti strane idee



Frank: (sorride ancora una volta e si ferma. Lauren lo imita ed entrambi si guardano negli occhi) so perfettamente che questo non era un appuntamento, ma io sono stato bene e spero di rivederti (si avvicina e le bacia la guancia) Buonanotte, Lauren



[Lauren sorride, vedendolo andare via e poi, comincia a correre per raggiungere gli altri, mentre la scena sfuma al nero]





22. INTERNO. LOS ANGELES. CONDOMINIO LAS PALMERAS. NOTTE



[Lauren e Jessy entrano nel loro appartamento e si dirigono verso la camera da letto]



Lauren: Jessy, cosa è successo tra te e Alex?



Jessy: (si siede sul letto e una lacrima le riga il volto) non lo so, Lauren e non so nemmeno perché abbiamo litigato. (sospira) So soltanto che non riesco più a sopportare la sua calma e i suoi silenzi. Vorrei che lui reagisse e invece riesce sempre ad essere così controllato anche quando dovrebbe gridare.



Lauren: (si siede accanto all’amica e l’abbraccia) forse la sola differenza è che tu sei molto istintiva mentre lui è più razionale, ma questo non vuol dire che non possiate trovare un punto d’incontro ed andare d’accordo comunque.



Jessy: (sorride e ricambia l’abbraccio in maniera affettuosa) sono davvero fortunata ad avere una persona che riesce a capirmi come solo tu sai fare.



Lauren: siamo amiche da una vita e questo è il minimo che io possa fare….



[Lauren e Jessy si abbracciano ancora, mentre la scena sfuma al nero]





23. INTERNO. LOS ANGELES. CONDOMINIO LAS PALMERAS. NOTTE



[Bruce e Linda si trovano nell’appartamento e sono seduti sul divano a guardare la TV.]



Linda: ti sei mai pentito di esserti trasferito qui?



Bruce: perché ogni volta che siamo da soli tiri fuori quest’argomento?



Linda: (sorride) ti ho osservato attentamente, questa sera e ho capito una cosa importante. (Bruce sorride) Mi sono resa conto che tu sei felice da quando sei qui ed io ho provato un po’ di sana invidia nei tuoi confronti



Bruce: (le accarezza una guancia) cosa c’è che non va nella tua vita?



Linda: vedi Bruce, il problema è proprio questo. Non c’è niente che non va nella mia vita. Ho una famiglia, non ho problemi economici, sono iscritta all’università più famosa della città e ho una schiera di ragazzi che ucciderebbero per uscire con me almeno una sera



Bruce: è allora? Cosa c’è?



Linda: sento che manca qualcosa nella mia vita e, stasera, osservandoti ho capito che quel qualcosa tu lo hai trovato



Bruce: (le mette un braccio sulle spalle e la stringe a se) Tu sei troppo catastrofista. Il tuo unico problema è che riesci a vedere i pregi di chi ti sta intorno, ma non riesci ad accorgerti dei tuoi.



Linda: (sospira) io non credo di avere molti pregi e sicuramente non avrei mai abbandonato il dorato mondo di Beverly Hills per trasferirmi lontano dalla mia famiglia



Bruce: Linda, i miei genitori si trovano a dieci minuti di distanza….e poi…perché tu non riusciresti mai a fare quello che ho fatto io?



Linda: (sospira) avrei una tremenda paura di rimanere da sola e tu sai che io odio la solitudine…



Bruce: (sorride dolcemente e continua a stringerla a se) tu non sarai mai sola. Ci sono io e potrai sempre contare su di me…



[Linda e Bruce si abbracciano con affetto e la scena sfuma al nero]





Musica: “Unforgiven – Metallica”





24. ESTERNO. LOS ANGELES. OPHILIA’S PUB. NOTTE



[Greta e Sean stanno chiudendo il locale e nessuno dei due osa rivolgersi la parola. Sean abbassa la serranda e si volta per osservare Greta che lo sta aspettando]



Sean: (imbarazzato) devo andare. Buonanotte Greta (Greta lo osserva e senza rispondergli si incammina a piedi. Sean resta fermo a guardarla e dopo alcuni secondi la raggiunge e la ferma tirandole un braccio]



Greta: (sgarbata) cosa c’è ancora?



Sean: (accenna un sorriso e le sfiora delicatamente una guancia con un bacio) buon compleanno Sorellina…



[Sean sorride e si allontana, mentre Greta resta ad osservarlo compiaciuta e sorpresa allo stesso tempo da quel gesto e la scena sfuma al nero]





Scritto da Giovanna
Giovanna(lillina)
00lunedì 29 novembre 2004 19:32
Locandina Episodio
flaviamilano
00lunedì 29 novembre 2004 20:29
CHE BELLO!
CI VOLEVA ANCHE QUI!
GRAZIE GIO

Giovanna(lillina)
00lunedì 29 novembre 2004 20:34
Re:

Scritto da: flaviamilano 29/11/2004 20.29
CHE BELLO!
CI VOLEVA ANCHE QUI!
GRAZIE GIO




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