Fanfiction Italia Forum

Link us! Benvenuti! Il nostro sito
{ L i n k U s ! } Photobucket
Benvenuti sul forum dedicato alle Fanfiction, dove la vostra fantasia e la vostra voglia di scrivere possono esprimersi liberamente!.

Founder



 
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Episodio 1.09 - Parigi "prima parte" (scritto da Greta e Vale)

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2009 18:19
19/03/2009 18:19
Post: 5.943
Registrato il: 28/05/2004
Utente Master
OFFLINE
SCENA 1:

MUSICA: ROCKIN’AROUND THE CHRISTMAS TREE DI BRENDA LEE

La telecamera ci mostra una panoramica della Grande Mela dall’alto. I grattaceli sono pieni di luci colorate così come gli alberi di Central Park. Si vedono alcuni negozianti che stanno mettendo luci e addobbi ai loro negozi e qualcuno su un carrello elevatore verso i lampioni per mettere le luci per completare l’abbellimento della città. La telecamera sfuma al nero e ritorna inquadrando Parigi dall’alto. Prima si vede la Tour Eiffel, la piazza e il Louvre. Poi come se stessimo camminando, la telecamera ci inquadra i Champs-Elysées, il Sacro Cuore e Notre Dame, tutti addobbati a festa, dopo di che la scena sfuma di nuovo al nero.

Scena 2

Camera di Rose. La telecamera inquadra Rose che si veste con lentezza, e Sara accanto a lei che la sostiene, ed eventualmente la consiglia.

Rose: “Ma sei sicura che la tua ginecologa non sia una di quelle tipe che assomigliano alle streghe delle favole? Già è frustrante la notizia in sé, in più farsela dire da un’estranea…” sospira forte “Sara…Sono terrorizzata. E se sono incinta?” la guarda con gli occhi spalancati.

Sara: “ Primo: la mia ginecologa è dolce come lo zucchero e assolutamente discreta. Secondo: capisco come ti senti sorellina mia, ma non puoi rimandare all’infinito. Dobbiamo sapere, anche perché non è sicuro rimanere nell’incertezza, se capisci cosa intendo.”

Rose: “Ma quello che mi preoccupa è come la prenderà Rick. Non riesco a pensare ad altro sinceramente. E infatti sono già in ansia al pensiero della telefonata che dovrò fare DOPO questo appuntamento.” Sospira di nuovo mentre si prova una maglietta, si guarda allo specchio, sbuffa e se ne prova un’altra.

Sara: “Se continui a cambiarti mi fai venire il mal di testa, deciditi una buona volta! E…a proposito di questioni dolorose, allora lo hai rivisto Rick? Presumo di no, viste le continue chiamate.”

Rose: “Senti, non puoi biasimarmi, ma voglio evitarlo finchè posso. Solo che Rick deve aver intuito che qualcosa non va, e del resto come potrebbe non farlo? Mi conosce troppo bene, e io sono una pessima bugiarda. Così all’ennesima telefonata portata avanti a monosillabi si è infuriato e ha preteso di sapere cosa mi prendesse.” Finalmente sembra aver trovato la maglietta giusta, e se la liscia sulla pancia, indugiando un tantino di più sopra l’ombelico.” Così ho dovuto giurargli di vederlo stasera.”

Sara la guarda scettica. “Se posso parlare con schiettezza, non posso biasimare Rick! E’ preoccupato per te, e non aiuta il fatto che tu lo eviti come le zanzare evitano il geranio. E inoltre, le tue preoccupazioni sulla sua reazione sono piuttosto futili. Vi amate, sciocchina. Supererete tutto alla grande. Non ho dubbi su questo.”

Rose si volta verso la sorella, con gli occhi lucidi e un sincero bisogno di affetto riflesso in volto. “ Vorrei avere la tua stessa fiducia e il tuo stesso ottimismo. Ma proprio non ci riesco, sorellina. Più penso al suo viso, più ho paura di ferirlo e deluderlo.” Abbassa lo sguardo, mentre Sara la guarda con infinito amore.

La scena sfuma al nero.

Scena 3

MUSICA: La vie en rose di Edith Piaf


Un taxi si ferma davanti all’hotel Ritz Paris in Place Vendôme e vediamo Josh scendere dalla macchina e guardarsi intorno meravigliato, soprattutto della bellissima piazza, finché il taxista non lo chiama.

Taxista: Pardon Monsieur, le sue valige?

Josh: [ sorridendo] oh sì grazie le può appoggiare li, è una meraviglia questo posto.

Taxista: Tutta Parigi è magnifique, Monsieur.

Josh: [ prendendo i soldi e allungandoli al taxista] Non ne avevo dubbi. Tenga e prenda anche la mancia. Grazie

Taxista: [ sorridendo] grazie e a lei e… [ rientrando nel taxi] Bienvenu à Paris!

Il taxista riparte e vediamo Josh trascinare il suo trolley all’interno del meraviglioso hotel dove un addetto alle valigie, corre a prendere quella di Josh, mentre lui si dirige alla hall.

Receptionist: Bonjour Monsieur, come posso aiutarla ?

Josh : Avrei una prenotazione a nome di Joshua Adams.

Receptionist: [ controllando nel pc] eccola. Camera 5001. Prenda l’ascensore qui a destra e salga al 5° piano. Le valige saranno già là.

Josh: La ringrazio.

Josh entra nell’ascensore e in quello stesso istante vediamo un altro taxi parcheggiare davanti all’hotel Ritz Paris. Amanda scende e si guarda intorno incantata, poi paga il taxista ed entra nella hall

Receptionist: Bienvenu Mademoiselle, est-ce que je peux faire quelque chose pour elle ? (trad: Posso fare qualcosa per lei ?)

Amanda: Je suis Amanda Jackson.

Receptionist: [ sorridendo] Oh Signorina Jackson, la stavamo aspettando. [ cercando nel computer.] La signora Russel è ancora la titolare di Style?

Amanda: Sì certo. Ha molti impegni in questo periodo così ha mandato me.

Receptionist: Me la saluti tanto quando la vede, è una donna gentilissima

Amanda: [ sorpresa] ehm.. si certo.

Receptionist: Bene stanza 5020. Ascensore a destra 5° piano. E benvenuta a Parigi.

Amanda: La ringrazio!

Amanda entra in ascensore e percorre il lungo corridoio fino alla sua stanza. Apre la stanza e trova le sue valige già all’interno. La scena sfuma al nero. Amanda ora è seduta sul letto in accappatoio dopo aver appena finito una doccia rilassante, sta per accendere la tv quando il suo cellulare suona. Amanda sorride e risponde alla chiamata non appena vede il numero]

Josh: [ in accappatoio davanti alla finestra con una tisana in mano] Bonjour Madame.

Amanda: [ sorridendo] sei già a Parigi vero?

Josh: [ imitando l’accento francese] Oh signorina io ancora non capisco come lei faccia sempre ad indovinare dove mi trovo… [ Amanda ride] Allora tutto bene il viaggio?

Amanda: Si tutto ok, mi spiace però che non siamo riusciti a volare insieme.

Josh: Si sarebbe stato sicuramente un volo più piacevole. Ma ora siamo qui no? Insieme… nella città più romantica del mondo.

Amanda: Si infatti. In che hotel alloggi?

Josh: Niente popodimeno che al Ritz Paris, mia cara. [ Amanda scoppia a ridere] perché ridi? Baby ehi guarda che è un grandissimo hotel.

Amanda: [ ridendo] sì lo so. Alloggio anche io al Ritz.

Josh: [ ridendo] Noooooooooooooooo. Non ci credo. Dai dammi il numero di stanza che vengo subito a salutarti…

Amanda le sta dando il numero di stanza mentre la telecamera sfuma al nero.



Scena 4

Musica: Sweet Escapedi Gwen Stefani

Studio fotografico di Jason. Siamo nel pieno di un servizio fotografico natalizio, e vediamo varie inquadrature di modelle, abiti e accessori, per concludere con un close up su Jason che sta scattando le foto.

Jason: “Ok, ok ragazzi, 5 minuti di pausa per tutti! Ho proprio bisogno di un caffè voi no? Possibilmente corretto.” Conclude, suscitando risate tra lo staff. Si avvicina un’assistente.

“Ehm, scusa JD, ma di là in ufficio c’è un cliente che chiede espressamente di te.”

Jason sospira e sbuffa. “Ci mancava anche questa. Bè, diciamo che la pausa si allunga di altri cinque minuti. Spero di sbrigarmela in fretta…” si allontana.

Nell’ufficio di Jason vediamo un uomo che di spalle sta osservando le foto ritratto alle pareti. Vediamo la porta che si apre e Jason entra. “Mi scusi se l’ho fatta aspettare, ma siamo in pieno shooting, e come se non bastasse siamo in ritardo di tre giorni! Comunque, non la annoio oltre, di che cosa aveva bisogno?”

L’uomo si gira, e vediamo Justin. “Si figuri, capisco perfettamente. Saprà subito cosa ho bisogno da lei. Io sono Justin, Justin Rivera. Sono qui per commissionarle un incarico e spero lei accetti.” Sorride.

Jason lo guarda strano. “Scusi se le sembro brusco, ma lei lavora per la tv, o qualche rivista? Perché io non eseguo incarichi per privati, ma solo tramite agenzie.” Incrocia le braccia.

Justin sorride. “Guardi, è fuori strada. Non lavoro per nessuna delle due cose. Ho solo bisogno che lei mi stia a sentire per cinque minuti.”

Jason alza le spalle. “D’accordo.”

“Sa, passando di fronte al suo ufficio non ho potuto fare a meno di osservare le sue foto, si vedono anche da fuori! Grande idea l’open space. Comunque ne sono rimasto totalmente affascinato.” Jason fa una faccia sorpresa, ma Justin alza una mano per continuare. “Mi hanno totalmente rapito. Ho avvertito nel profondo che le sue foto mi comunicavano qualcosa, anzi, tutto! Arte, passione, bellezza ma anche dolore, rabbia e rozzezza. La vita insomma, nella sua forma più cruda.”

Jason sorride, rilassato e raggiante. “ E’ la prima volta che qualcuno mi fa questo genere di complimenti. La ringrazio di cuore.”

“Non mi ringrazi, ha fatto tutto da solo! E comunque, proprio per queste ragioni ho deciso di rivolgermi a lei per il mio problema.”

Stupito, Jason si avvicina. “Mi dica come posso rendermi utile, farò del mio meglio per accontentarla.”

Justin si torce le mani. “Beh, vede, io ho appena scritto un libro, e il mio sogno sarebbe quello di trovare un buon editore, anche sconosciuto, che lo pubblichi. So quanto questo è difficile, ma ciò non mi ha impedito di pensare già ad una copertina. E sono sicurissimo che una delle sue foto mi aiuterebbe ad avere la conferma dell’editore. Che ne pensa?”

Jason rimane interdetto. “Ecco, io…”

“Senta, immagino sia un problema di soldi. So che le sue foto costano molto, e io le dico già adesso che non posso permettermelo nel senso stretto del termine, ma posso ricambiare in altri modi…posso offrirle il mio aiuto materiale! Qualsiasi favore che deve ancora ricambiare, lo deleghi a me, qualsiasi incombenza!”

Justin ha l’aria così seria e impegnata che Jason non riesce a trattenere un sorriso, pur rimanendo interdetto. Si scuote dal torpore. “Senta, non è questione di soldi, è che sono sinceramente lusingato. E sa cosa le dico? Le faccio io una proposta. Ho bisogno di leggere in anteprima il libro, e se mi piace, sceglierò di persona l’immagine per la copertina. Diciamo che può considerarlo un augurio di buona fortuna e un brindisi al successo del libro, le va?”

Justin si illumina “Accetto! E’ più di quanto speravo, e davvero non so come manifestarle la mia gratitudine! Allora ripasso nel pomeriggio con il mio manoscritto, d’accordo? Lei è davvero una persona speciale, e non credevo ce ne fossero così poche. A più tardi e grazie ancora, davvero.” Justin stringe vigorosamente la mano a Jason e se ne va senza dire altro. Jason l guarda andare via soddisfatto e compiaciuto e la scena sfuma al nero.

Scena 5

SALA D’ASPETTO DI GINECOLOGIA. Sara è seduta su una della scomodissime sedie della sala d’attesa che sfoglia una rivista cercando di leggere qualcosa, mentre Rose agitatissima sta facendo avanti e indietro davanti alla porta della ginecologa.

Sara: [ sospirando] Rose, tesoro, potresti calmarti un attimo? Mi fai girare la testa!

Rose: [ sedendosi accanto] Calmarmi? Ti sembra possibile? Sara guardami… ho 20 anni e appena varcherò quella porta una sconosciuta con due semplici parole potrebbe cambiare totalmente la mia vita!

Sara: Ok, ma agitarti prima del tempo non servirà niente.

Rose: [ appoggiando la testa sulla spalla della sorella] Non doveva finire così. Non era così che io l’avevo sognato. Ho ancora gli anni migliori davanti a me e la sola cosa che vorrei è viverli con spensieratezza e godermi la mia storia d’amore con Rick.

Sara: [ sistemandole i capelli] forse le cose non saranno andate come le sognavi, ma puoi sempre riscrivere la storia… vedrai andrà tutto bene.

Rose: [ con le lacrime agli occhi] Tu lo credi davvero? O lo dici per farmi stare meglio. Se sono incinta tutto cambierà e si sconvolgeranno gli equilibri. Il mio e quello di Rick. Cristo Sara, anche Rick a vent’anni e stiamo ancora studiando. Cosa potremmo dare ad un bambino eh?

Sara: [abbracciandola] Senti ora aspettiamo solo di sapere la verità e poi vediamo cosa fare. Io sono qui e insieme troveremo una risposta a tutte le tue domande.

Rose: Sei la sorella migliore del mondo lo sai?

Sara: [ baciandola e abbracciandola forte] Lo so.

Rose sorride e Sara le accarezza i capelli, mentre una ragazza esce dall’ambulatorio facendole segno che è arrivato il loro turno. Sara e Rose si alzano e si dirigono verso la stanza della dottoressa stringendosi la mano. La scena sfuma di nero.

Scena 6:

Musica: All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey.

Inquadratura di Parigi che si va a restringere fino al Ritz di Parigi, e in particolare la finestra della camera di albergo di Amanda. Montaggio di scene di loro due che ridono e dell’atmosfera che si fa sempre più rilassata.

Joshua: [alzandosi in piedi e andando verso la finestra] “Certo che Parigi è una città davvero magnifica.” Fa un fischio alla sua affermazione per enfatizzarla.

Amanda: [sorridendo] “Ma come puoi dirlo se tutto ciò che hai visto di Parigi è un portone d’albergo? Aspetta almeno dopo aver visto quello che c’è dall’altra parte della strada!”

Joshua [ridendo di gusto] :” ok ok, ma quello che in realtà volevo dire è che persino l’aria che respiro qui è diversa. Tutto trasuda arte, eleganza e cultura. E in più tutto questo è coadiuvato dal fatto che ora ci sei tu qui, e anche tu sei portatrice di tutte queste cose…”

Amanda [visibilmente imbarazzata] “ Allucinante, neanche dopo sette ore di volo hai perso il tuo proverbiale senso dell’umorismo.” Alza gli occhi, non aspettandosi di incrociare l’intenso sguardo di Joshua, e rimane scossa.

Joshua [serio] “Non stavo scherzando. E’ come se fossi perennemente fra le nuvole quando ci sei tu nei paraggi…” si avvicina lentamente fino a trovarsi a pochi centimetri dal viso di lei.i due chiudono gli occhi, le labbra si schiudono, ma la magia si interrompe al suono del cellulare di Amanda.

Amanda si sveglia di colpo e si scosta da Joshua. “ Ehm…scusa devo proprio rispondere. Sarà Iris che vorrà sapere in tempo reale se qualcuno ha già tentato di sbranarmi…” dice, tentando di sembrare disinvolta e simpatica, ma ancora con le guance rosse.

Mentre Amanda va nell’altra stanza, vediamo Joshua sospirare scocciato, e la scena sfuma al nero.



Scena 7

MUSICA: WALKING AWAY DI DAVID CRAIG
La scena si apre con Sara e Rose che camminano lungo le strade di New York senza parlare. Davanti a loro i negozi sono addobbati e la gente corre frenetica ovunque entrando e uscendo dai negozi. Rose cammina con lo sguardo perso nel vuoto, Sara allora le prende la mano e la guarda amorevolmente mentre Rose accenna ad un debole sorriso e poi torna nei suoi pensieri. La scena sfuma al nero e riapre a casa delle due ragazze. Rose toglie il cappotto e le scarpe e poi senza dire una parola si dirige in camera sua, mentre Sara sta andando a bere qualcosa in cucina quando le squilla il cellulare. Sara cerca il cellulare nella borsa e quando legge il nome sul display, sorride e risponde immediatamente

Sara: Pronto?

Jason: Mi stavo chiedendo se una cerca biondina si ricordava ancora di avere un amico molto speciale, affascinante e simpatico di nome Jason.

Sara: Speciale, affascinante, e simpatico?

Jason: In realtà avrei altri 10 aggettivi ma credo che sia meglio fermarmi a 3.

Sara: [ sorridendo] Comunque non mi potrei mai scordare di te. Sara Bennett non dimentica mai gli appuntamenti di lavoro.

Jason: Ah quindi è solo questo che sono io per te… un appuntamento di lavoro… [ sorridendo] interessante. [ Sarà non risponde e Jason scoppia a ridere] Ecco ora ho una visiona. Sara che arrossisce imbarazzata tramutando le sue guance rosee in due guance color peperone.

Sara: [ fingendo indispettita] Io non m’imbarazzo così facilmente.

Jason: Ah no? Non sfidarmi tesoro. Perché mi basterebbe 1 minuto per farti arrossire di nuovo.

Sara: [ sorridendo] Ok, Mister so tutto io. Vediamo se hai ragione?

Jason: Benissimo. Allora ti ho chiamata perché il ricordo del tuo sapore sulle mie labbra, di quel appassionato bacio che ci siamo scambiati,è ancora molto vivo nei miei pensieri…tanto che ora correrei da te immediatamente per poter rifarlo. [ Sara spalanca la bocca senza riuscire a dire niente. Jason scoppia ridere] Te l’avevo detto di non mettermi alla prova. [ diventando serio] Però a parte gli scherzi io davvero Sara penso quello che ho appena detto e ho molta voglia di vederti, pensi che sia possibile?

Sara: [ imbarazzata ma cercando di scherzare] E’ possibile che tu pensi a quelle cose o che ci possiamo vedere?

Jason: Vederti.

Sara: Penso proprio di sì. Anche io ho voglia di vederti.

Jason: [ entusiasta] perfetto. Allora posso invitarti stasera a cena? Alle 7 passo da te.

Sara: Sì ma non sai dove abito.

Jason: Non mettermi alla prova.

Sara: Ok allora da me alle 7. Ciao

Sara riattacca e con un sorriso sul viso va in cucina a bere.

Scena 8

Studio fotografico di Jason. Lo vediamo chiudere la comunicazione con Sara al telefono, e Justin entra trafelato ed entusiasta.

Jason [sorridendo] “Ti stai allenando per la maratona nazionale?”

Justin [parlando a fatica e ancora con il fiatone] “Credevo….uff…di non…trovarti…”

Jason, sempre senza smettere di sorridere. “Ascolta, il nostro appuntamento era fissato per il pomeriggio o ero io ad aver capito male?”

Justin [imbarazzato] “Ecco, io…ehm…ero impaziente di farti leggere il mio libro, mi è costato parecchia fatica, e quindi volevo sapere se almeno ne è valsa la pena, visto che ho trovato un volontario così disposto e gentile a venirmi incontro.” Gli porge il manoscritto.

Jason [prendendo in mano il libro e sorridendo alla vista del titolo] “Possibilità… Bellissimo titolo, io adoro questo concetto. Secondo me la vita è una grande possibilità che va sfruttata a pieno. Geniale!” Justin sorride, e gli occhi gli si illuminano. “Lo leggerò non appena posso, e ti chiamo non appena arrivo al punto finale, d’accordo?”

Justin: “Non so come esprimerti la mia gratitudine. Ecco il mio numero per essere rintracciato. Prenditi tutto il tempo che vuoi, non sei obbligato a finirlo in due giorni…” dice imbarazzato, porgendogli un bigliettino. “Grazie, davvero, di tutto.” Gli stringe la mano e corre fuori dallo studio. Jason sorride, e comincia a sfogliare il libro curioso, e la scena sfuma al nero.

Scena 9

MUSICA: Jingle Bells di Diana Krall
La telecamera ci offre ancora una panoramica di Parigi, questa volta però notturna. L’atmosfera e magica. La Tour Eiffel illuminata, gli alberi degli Champs-Elysées addobbati e la senna che riflette tutte le luci della città. La telecamera lentamente si avvicina e vediamo che proprio sotto la Tour Eiffel c’è Amanda che viene fotografata da Joshua e poi viceversa. Dopo di che i due li vediamo ripetere la stessa cosa davanti all’Arc de Triomphe, e fermare un passante per fare una foto insieme. Infine vediamo i due ragazzi ridere guardando le loro foto seduti sulle panchine davanti alla piramide del Louvre. La scena si offusca per tornare limpida su un’insegna di uno Starbucks. All’interno i due seduti su una poltrona stile ottocento stanno sorseggiando un caffè mentre chiacchierano.

Amanda: Ora posso dire che Parigi non ha deluso le mie aspettative. E’ splendida.

Josh: Credo che la fortuna di aver avuto la possibilità di vederla per la prima volta di sera e nel periodo natalizio abbia giocato a suo favore. Comunque mi avevano detto che questa città era magica ma non credevo lo potesse essere tanto.

Amanda: Già davvero. Ora però non vedo l’ora di guastarmela di giorno

Joshua: Be se non hai nessun appuntamento potremmo fare un giro insieme domani mattina e stare fuori tutta la giornata.

Amanda: Mi sembra perfetto.

I due si guardano e sorridono sorseggiando un altro po’ di caffè. Dopo un po’ la tensione tra i due sembra diminuita anche se quei momenti di silenzio fatti solo di sguardi sembra peggiorare le cose. Joshua guarda l’orologio e poi si massaggia la pancia

Josh: Credo di avere leggermente fame. Insomma il mio stomaco non si è ancora abituato al fuso orario.

Amanda: Non dare la colpa al fuso orario. Tu mangeresti sempre. Attento Adams potresti diventare un pallone se non stai attento alla tua dieta.

Josh: [ fingendosi indispettito] Ragazzina lo sai che ci sarebbero un milione di donne che ucciderebbero per avere la mia compagnia.

Amanda: [ scoppiando a ridere] davvero?

Josh: [ guardandola negli occhi] ma io sto bene soltanto con te. Sia che siamo a New York sia a Parigi.

Amanda: [ imbarazzata] anche io sto molto bene con te. E sono felicissima di poter passare questi giorni con te nella magica Parigi.

Josh: [ accarezzandole la mano] Ceni con me stasera?

Amanda: Sicuro.

Josh: [ sorridendo per smorzare la tensione] nemmeno ci hai pensato. Ottimo segno. Questo significa che da ora sei entrata nella schiera del milione di donne che voglio godere della compagnia del sottoscritto.

Amanda: [ alzando il sopracciglio ]Una su un milione?

Josh: L’unica però che ci sia riuscita.

Josh sorride vedendo l’imbarazzo di Amanda, si alza e le offre il braccio. Dopo di che i due escono dal locale in cerca di un ristorantino.



Scena 10

Camera di Rose. La vediamo sdraiata ad occhi chiusi. Sara entra nella sua stanza, le poggia una tazza di tisana calda sul comodino, e si siede sul letto con lei, guardandola con affetto e iniziando a carezzarle la fronte.

Rose [aprendo gli occhi e sospirando] “Cosa farò adesso? Come farò ad affrontare Rick stasera e a dirgli che sta per diventare padre a tutti gli effetti?”

Sara [continuando a carezzarle la fronte] “Si sistemerà tutto per il meglio vedrai…sei una ragazza forte e in gamba e soprattutto ha una cosa che nessun’altra ragazza nella tua stessa situazione ha l’onore di possedere: un ragazzo che ti ama da morire.”

Rose la guarda e d’improvviso scoppia a piangere “Oh Sara, come è potuto succedermi? Possibile che sia stata tanto ingenua da dimenticare la prudenza per l’amore?”

Sara: “Non dire così. Non potevi prevedere che sarebbe successo. Hai solamente puntato tutto sul tuo cuore e non c’è niente di più giusto di questo. Ora è successo, una cosa che puoi solo affrontare e non rimpiangere, perché è il frutto di un atto d’amore.”

Rose: “Ma io ho paura…” guardando sua sorella con gli occhi da cucciolo.

Sara: “Io ci sarò ogni momento per te. Non scordarlo.”

Rose si calma e abbozza un sorriso. Sara le porge la tisana quando sua sorella si tira su a sedere. “Avanti, bevila tutta che ti fa bene.”

Rose: “Lo sai che ti adoro vero?”

Sara [ridendo] “Oh se lo so, ma fa sempre bene sentirselo dire un po’ più spesso.” Si ferma, leggermente imbarazzata. “Ora, so che dopo quello che ti ho detto prima ti suonerà un po’ strano e forse inopportuno, ma…hai pensato all’idea di…”

Rose: “…abortire?” Sara annuisce. “Non lo so…” continua Rose “Non ci ho pensato tanto, non so cosa fare o pensare in questo momento. Tutto ciò che so è che stasera devo dirlo a Rick appena posso, perché è una strada che non vorrei percorrere da sola.”

Sara la guarda con orgoglio. “Sei la mia meravigliosa e matura sorella minore e sono davvero fiera di te, e per la donna che stai diventando. E questo vale per qualsiasi decisione che prenderai.” Rose accenna un sorriso timido, e le sorelle si abbracciano ancora. La scena sfuma al nero.



Scena 11

MUSICA: THE SCIENTIST dei COLDPLAY

Vediamo nuovamente una panoramica di New York in festa e con molte persone che corrono per le strade, clacson che suonano. Persone che camminano freneticamente discutendo al telefono finché la telecamera si ferma su un ragazzo che si guarda intorno con aria malinconica. E’ Justin. Il ragazzo si ferma davanti ad una vetrina di libri e poi sospira riprendendo a camminare. Poco dopo vede due ragazzi baciarsi mentre mano nella mano escono da una gioielleria. Justin li segue un po’ con lo sguardo poi prende il cellulare e va nella rubrica cercando il numero di Sara, ma proprio quando sta facendo partire la chiamata Justin ci ripensa e spegne il telefonino rimettendolo in tasca. La scena sfuma al nero



Scena 12

Musica: Loose your way di Sophie B. Hawkings

Montaggio di scene con le vedute di New York alla sera. Panoramica del Rockfeller Center e il suo grande albero di Natale: la telecamera zoomma e vediamo Rose sulla pista di pattinaggio che corre sul ghiaccio. Sentiamo la voce di Rick e lo vediamo raggiungere Rose, che si volta guardandolo malinconicamente sentendo il suo nome. La scena sfuma al nero e riappare inquadrando la coppia seduta fuori dalla pista che parlano.

RicK: “E’ tutta la sera che parli a malapena. Vuoi dirmi cosa sta succedendo? Hai idea di quanto io stia male per te?” la voce è scossa e ansiosa.

Rose [sospirando] “Scusami davvero, Rick. Mi dispiace davvero averti fatto preoccupare così tanto. Lo so, sono imperdonabile, essere sparita così senza una motivazione!” guarda per terra.

Rick [avvicinandosi a lei e sollevandole il viso] “Credi davvero che mi farò bastare le tue scuse? Io sono stato male tutto il tempo, niente e nessuno riusciva a distrarmi dal pensiero che ti poteva essere successo qualche cosa…nemmeno tua sorella riusciva a tranquillizzarmi…” fa per finire la frase, ma Rose gli prende le mani. “Aspetta Rick: vorrei che adesso mi ascoltassi con pazienza. Voglio avere la possibilità di essere sincera con te, se vuoi concedermela.”

Rick: [guardandola intensamente] “Devo spaventarmi?”

Rose: [sospirando] “Ti prego solo di starmi a sentire.” Rick annuisce e la scena sfuma al nero.



Scena 13

MUSICA: TURN AROUND DI BONNIE TYLER

RISTORANTE SAN DOMENICO.

Sara e Jason sono seduti ad un tavolo.

Jason: Spero ti piaccia la cucina italiana.

Sara: [ guardandosi intorno] certo, ma.. non pensi sia un po’ troppo… elegante?

Jason: [ sorridendo] non ti preoccupare. Il proprietario è un mio amico.

Sara: Be comunque è un posto bellissimo.

Jason: [ versando del vino a Sara] un posto bellissimo per una ragazza stupenda. [ Sara arrossisce] Sto forse esagerando?

Sara: [ sorridendo emozionata] Forse un pochino.

Jason: Eh solo che… [ ridendo nervoso] oddio non so nemmeno cosa mi stia capitando… ma mi sei mancata moltissimo [ guardandola negli occhi] e la cosa strana è che non mi sono mai sentito così bene con una ragazza come ora con te.

Sara: [ sorridendo] dici così tutte le volte che vuoi conquistare una ragazza?

Jason: [ sorridendo] così mi offendi… [ bevendo un sorso di vino] comunque dico sul serio. Sto davvero molto bene con te… è come se mi avessi stregato… sì Sara Bennett quale strana pozione mi hai fatto bere?

Sara: [ ridendo] Mi piacerebbe avere dei poteri magici ma purtroppo niente di niente.

[ I due restano in silenzio qualche secondo]

Sara: [ schiarendosi la gola] comunque anche io sto molto bene con te. E la cosa strana è che io non sono una ragazza che si butta a capofitto in una nuova storia dopo averne chiusa una importante… ma [ sorridendo] sono felice di averti conosciuto e soprattutto di averti baciato.

Jason: [ sorridendo e alzando il bicchiere] allora brindiamo alla nostra… un po’ più di amicizia....

Sara: [ alzando il bicchiere e sorridendo] alla nostra un po’ più di amicizia....

I due brindano e poi bevono un sorso di vino intanto il cameriere a porta il primo. Dopo un po’ Sara sembra persa nei suoi pensieri e Jason se ne accorge.

Jason: [ guardandola] un penny per i tuoi pensieri....

Sara: Cosa?

Jason: Va tutto bene? Perché mi sembri parecchio pensierosa.

Sara: E ora chi è lo stregone? [ sorridendo] Mi chiedo come tu faccia sempre a capire le cose al volo

Jason: [ mangiando un boccone] Sono un fotografo no? Le espressioni facciali sono il mio mestiere

Sara: Be.. in effetti qualcosa c’è

Jason: [ preoccupato] Spero tanto non riguardi noi due.

Sara: No, tranquillo non riguarda noi due. Si tratta di mia sorella… ma non mi va di annoiarti con i miei discorsi.

Jason: [ prendendole la mano] ehi guarda che a me non mi annoi mai. Non ci conosciamo da molto è vero, ma se hai voglia di parlare e raccontarmi, fai pure.

Sara: [ lo guarda] ti ringrazio perché non ce la faccio più a tenermi tutto dentro e la mia migliore amica è a Parigi per lavoro e non mi va di stressarla.

Jason: [ sorridendo] Allora stressa me. Sentiamo cosa succede alla tua sorellina?

Sara inizia a raccontare tutta la storia a Jason, il quale acconsente o risponde ai discorsi in modo interessato mentre l’immagine sfuma di nero.



Scena 14

MUSICA: TURN AROUND DI BONNIE TYLER

Appartamento di Justin. La telecamera inquadra il palazzo da fuori, e vediamo che si trova esattamente di fronte all’appartamento di Sara. Cut, e vediamo Justin seduto alla finestra che sta sfogliando il suo libro, e tra le pagine vediamo la foto di Sara. Justin sospira, si alza e va alla scrivania, dopo aver guardato di nuovo l’ingresso del palazzo di Sara. Lo vediamo tirare fuori carta e penna, e la telecamera zoomma fino ad inquadrare le parole che scrive. “Cara Sara.” E la scena sfuma al nero.



Scena 15

CENTRAL PARK. Rick e Rose stanno camminando all’interno dei sentieri del parco. Il freddo è allucinante e Rick rabbrividisce mentre Rose cammina come se non sentisse niente.

Rick: [ sospirando e fermandola per un braccio] senti Rose, ora basta. Io non riesco più a capire nulla.

Mi vuoi spiegare che succede? Mi dici perché non ti sei fatta sentire per giorni e ora siamo al freddo? Vuoi forse lasciarmi?

Rose: [ girandosi di scatto] No!

Rick: Allora ti prego dimmi cosa ti succede… io sto impazzendo.

Rose: [ vedendo la loro panchina] siediti li per favore e ti dirò tutto.

Rick ubbidisce senza dire altro mentre Rose si mette in piedi davanti a lui.

Rose: [ torturandosi le mani] ok, allora io ti spiegherò tutto ora ma tu devi promettermi che non mi interromperai finché non ho finito

Rick: Così però non fai altro che spaventarmi di più.

Rose: Ti prego solo di ascoltarmi [ Rick acconsente con la testa] Questi giorni in cui non ci siamo sentiti, per me sono stati terribili. I peggiori della mia vita, perché io ti amo moltissimo e credevo di poter vivere nella favola che per molti anni avevo scritto nella mia testa. Il principe azzurro, [ guardandolo] che mi conquista rendendo la mia vita meravigliosa. [ con gli occhi lucidi] Ma una cosa non era stata prevista in quel sogno che invece è accaduta e ora io ho paura che tutto possa finire.

Rick: [ spalancando gli occhi] Io..

Rose: No ascolta! [ prendendo un bel respiro e cercando di cacciare indietro le lacrime] ho scoperto una cosa. Una cosa che cambierà tutto… una cosa che ha già cambiato me e che non risparmierà nemmeno te… [ guardandolo e poi dicendo tutto ad un fiato] Aspetto un bambino Rick… io sono incinta.

Rick la guarda aprendo la bocca ma nessun suono esce dalla sua bocca, poi come un gesto automatico abbassa la testa guardandosi i piedi. Rose lo guarda ammutolita, con la speranza che lui le dicesse qualcosa da un momento all’altro e intanto dai suoi occhi appaiono le prime lacrime che lentamente iniziano a rigarle il volto. Poi dopo qualche secondo, prima che Rick possa dire qualcosa, Rose inizia a correre in direzione dell’uscita del parco]

Rick: [ alzandosi] Rose! Rose aspetta! Rose…

Rose è già lontana così Rick da un calcio ad un sasso e poi si risiede sulla panchina immerso nei pensieri, mentre la scena sfuma al nero.



Scena 16

Vediamo Sara e Jason che camminano molto vicini e stanno parlando. Si fermano sotto casa di Sara.

Jason: “Mi dispiace davvero per quello che sta passando tua sorella Rose…”

Sara si passa una mano fra i capelli: “Si dispiace anche a me…anche se un bambino è sempre una benedizione, sicuramente Rose è troppo giovane per prendersene cura, e in fondo ha tutto il diritto di vivere la sua età, e soprattutto la sua storia d’amore spensieratamente.”

Jason la guarda con affetto: “Sai cosa? Ora ti apprezzo ancora di più per quello che sei, se ci può essere una misura maggiore di stima.” Sara fa una faccia a metà fra lo stranito e il lusingato. “e perché si può sapere?” chiede.

Jason: “Perché tu al contrario di qualsiasi altra sorella maggiore, hai subito capito e protetto Rose. Non l’hai rimproverata, né giudicata male. Insomma, sei sempre la prima a vedere il lato positivo delle situazioni…e delle persone. Anche se hai avuto molte delusioni dalla vita…hai sempre un sorriso e un abbraccio per tutti. Ti ammiro davvero tanto.”

Sara, imbarazzata, sorride ancora. “Ehi, piano con questi complimenti! Sono io che ti devo ammirare e soprattutto ringraziare perché mi hai ascoltato senza fare osservazioni inopportune. Sei davvero un ascoltatore eccellente lo sai? Parlare con te è meraviglioso.” Conclude sorridendo timidamente. Jason la guarda con improvvisa passione e i due si baciano avidamente. Proprio in quel momento vediamo Justin dall’altra parte della strada affacciato alla finestra che guarda verso la coppia abbracciata e riconosce Sara ma non riesce a distinguere il volto del ragazzo. Justin sgrana gli occhi, e un’improvvisa ombra di dolore gli passa sul viso. Rimane lì a osservarli mentre la scena sfuma al nero.



Scena 17

MUSICA: FEELINGS DI MORRISON ALBERT

CAMERA DI ROSE. Rose è allungata sul letto che singhiozza disperata. Ad un certo punto il cellulare inizia a suonare, Rose lo prende e vede che è Rick così chiude la chiamata. Questa cosa si ripete un paio di volte finché le arriva un messaggio. Rose si asciuga le lacrime e prende il cellulare.

Rick: [sms]: “ Sono stato uno stupido. Il mio cuore mi urlava di fermarti quando sei scappata via, ma sono stato troppo vigliacco per farlo. Ora sono disperato, devastato. Ti prego perdonami se puoi. Ti amo”

Rose rilegge il messaggio e accarezza lo schermo del cellulare mentre una lacrima le scivola lungo il viso. Dopo qualche secondo con un raptus di rabbia scaraventa il cellulare contro la parete che si rompe in mille pezzi e lei si ributta sul letto stringendosi la pancia, mentre la scena sfuma al nero.



Scena 18

Parigi, sei del mattino. La telecamera inquadra Joshua che sta dormendo, dopo di che inquadra la porta che si apre e vediamo Amanda che entra in punta di piedi, voltandosi un’ultima volta verso la cameriera per ringraziarla di aver aperto con il passepartout. La vediamo chiudere la porta delicatamente alle sue spalle con il piede, perché fra le mani tiene il vassoio con la colazione. Si avvicina lentamente ad un tavolino per poggiarci il vassoio, lanciando di tanto in tanto sbirciate a Joshua che continua a dormire.

Musica: Its must have been love dei Roxette

Amanda lentamente si avvicina al letto di Joshua, guardandolo con dolcezza. All’improvviso Joshua apre gli occhi e si sorprende di vedere Amanda in camera sua, e così vicino al suo letto per giunta.

Amanda: [piano e con un tono divertito] “Ehi, non volevo spaventarti, non sono qui per rubare! Ti ho solo portato la colazione…”

Joshua: [ancora con la voce impastata dal sonno] “Non sono spaventato…ma…che ore sono? Che fai qui? Anche se la cosa non mi dispiace, ma chi ti ha fatto entrare?”

Amanda: [con un sorriso ironico] “A quale domanda vuoi che io risponda per prima?”

Joshua si tira su, appoggiando la schiena alla testiera del letto. “Sono serio. Perché sei qui?”

Amanda sorridendo, si siede sul letto per essere di fronte a Joshua. “Ho delle buone ragioni e dei validi motivi. Forse non proprio razionali, però del tutto plausibili. Scusa il linguaggio forbito, ma dopo tutto sto parlando con un avvocato!” ridacchia imbarazzata “Perché mi fai stare bene. Quando sei vicino a me io posso ardire di pensare che tutto è ok, e non ci sono ostacoli sul mio cammino. Tu mi sostieni continuamente, e infine…sei stato la mia guida a Parigi. Sei un buon amico, e anche se insufficienti, questi sono i miei ringraziamenti.”

Joshua: [alzando lo sguardo con un evidente espressione interrogativa] “Perché tu mi consideri solo un amico?” Amanda abbassa lo sguardo, ma Joshua le alza il viso con un dito e la costringe a guardarlo negli occhi.

Amanda [sorridendo timidamente] “No, non sei soltanto questo per me. Non volevo dare una definizione a quello che c’è fra noi, perché una qualsiasi sarebbe limitativa. Sto bene con te in un modo che non riesco a descrivere. Mi sento…viva. Come non lo sono mai stata, e forse come non sarò mai. Ma tutto questo mi fa paura. Queste sensazioni mi terrorizzano perché sono vere! E ho timore che se mi lascio andare, sarà tutto più rischioso per me.”

Joshua si avvicina ancora di più a lei e la guarda con un’intensità infuocata. “Non sai da quanto aspettavo questo momento. Poterti dire che da quando ti conosco, anzi da quando ti ho vista, posso credere di affrontare il mondo. Poterti dire che con te a fianco mi sento vivo anche io, allo stesso modo. Poterti dire che non voglio che finisca, perché questa è pura magia.”

Amanda prende coraggio e posa la sua mano su quella di lui. “Dove ci porterà tutto questo?” dice in un sussurro. Joshua accenna un sorriso “Ho iniziato a vivere quando ti ho incontrata. E se permetti, vorrei continuare su questa strada.” Amanda sorride, come se le fosse stato tolto un peso dal cuore. Si guardano ancora una volta e finalmente si baciano, prima a fior di labbra, poi sempre più appassionati e ardenti. I due si prendono i rispettivi volti fra le mani, come dei viandanti che trovano l’acqua nel deserto. Mentre continuano a baciarsi, ridono, felici di essere nel posto dove solo gli innamorati possono andare. Li guardiamo stringersi sempre più forte e la scena sfuma al nero.



Scena 19

CASA BENNETT. Sara è appena rientrata dalla sua serata con Jason, butta le chiavi sul tavolino, si toglie le scarpe e sale lentamente le scale dirigendosi verso la stanza della sorella. Sara apre la porta e vede Rose che dorme così si avvicina, la copre per bene e le da un bacio sulla fronte e va verso la porta della stanza. Proprio prima di uscire Sara vede il cellulare di Rose per terra tutto rotto, così si avvicina e raccoglie i pezzi appoggiandoli sul comodino poi cercando di non far rumore si sdraia accanto a lei abbracciandola. Rose si muove leggermente sempre dormendo

Rose: [ parlando nel sonno] Rick.. Rick

Sara: [ baciandole la spalla] Andrà tutto bene sorellina, te lo prometto.

La scena sfuma al nero.



Scena 20

Musica: Hero di Nickelback.

Panoramica di New York di notte. Montaggio di scene, prima vediamo Rose e Sara addormentate una di fianco all’altra. Sfuma e vediamo Justin che guarda dalla finestra con una lettera per Sara fra le mani. Sono due fogli, li scorre velocemente fra le mani, e improvvisamente la strappa con rabbia e getta i pezzi dalla finestra. Sfuma ancora, ora vediamo Rick che guarda dalla finestra con tristezza. Passaggio, vediamo Jason sdraiato sul letto con il libro di Justin. Dopo un’altra sfumata, vediamo Parigi di giorno. Seguiamo la telecamera dentro la camera di Joshua, dove troviamo lui e Amanda che continuando a baciarsi con passione e la scena sfuma al nero.

I miei siti




Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:28. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
GEMELLAGGI
I MITICI TRONISTI DI UOMINI E DONNE |